L'inizio è faticoso, confuso , viene quasi voglia di riporre il libro delusi. Se si trova la forza e la pazienza di proseguire la vicenda inizia a farsi chiara e il protagonista si insinua poco alla volta nella coscienza del lettore. Quasi nulla è lasciato all'immaginazione e i particolari appaiono talvolta morbosi e raccapriccianti. Il protagonista è posseduto man mano dal delirio del male in una sorta di vortice infernale che non lo abbandonerà mai... Max Aue affronta il lettore a viso aperto convinto che ciascuno al suo posto avrebbe agito così... Il punto di vista del carnefice appare talvolta umano, ma nulla può giustificare le atrocità e i crimini commessi. Neppure il fatto che a compierli fossero uomini 'normali'. Libro rivelazione che getta uno sguardo diverso e talvolta originale sulla tragedia che maggiormente ha influenzato la storia del Novecento.
Maximilian Aue dirige una fabbrica di merletti nel Nord della Francia, la guerra è ormai lontana. È nato in Alsazia da madre francese: parla così bene la lingua materna che non ha avuto difficoltà a nascondere, durante il caos del dopoguerra, il suo passato da ufficiale delle SS. Racconta la sua storia senza alcun rimorso. Infanzia in Francia, studi di diritto e di economia politica in Germania: il giovane Maximilian è intelligente, colto, omosessuale (in lui l'omosessualità si lega all'incesto, all'amore morboso per la sorella). Sorpreso in un luogo compromettente, viene salvato da un giovane SS che lo prende sotto la sua protezione: Max entra nelle SS anche perché è affascinato dall'ideologia nazista. Dopo essere stato a Parigi, passa sul fronte orientale: in qualità di ufficiale redige rapporti per i vertici del Reich sull'avanzare della campagna di Russia. Ferito alla testa a Stalingrado, si salva per miracolo e diventa un eroe nazionale. In seguito lavora a stretto contatto con Himmler per riorganizzare i campi di concentramento, e viene spedito a cercare in Ungheria manodopera per le industrie belliche. A Berlino si dedica alla scherma e al nuoto; assiste ai concerti diretti da Karajan e Furtwängler; ha una sterile storia sentimentale con una donna. Dopo un tentativo di fuga in Pomerania, ritorna nella capitale e vive il crepuscolo del nazismo. Un affresco epico e tragico, che fa rivivere la tragedia della seconda guerra mondiale dal punto di vista ripugnante dei carnefici.
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Informazioni:
Tela, sovracoperta p.953 p. 9788806187316 Buono (Good) Molto buono il volume. Segni d'uso e del tempo alla sovracoperta..
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2007
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Susanna Tolin 06 novembre 2008
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SIMONA ANELLI 08 agosto 2008
davvero IL ROMANZO per eccellenza. duro e reale, ma bellissimo!
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WILLIAM MC CAMMOND 13 giugno 2008
è semplicemente il romanzo del secolo!
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