La paura dell’abbandono, l’infedeltà, la dipendenza di una donna dal suo uomo, la filosofia dell’eterno ritorno, l’adattamento delle nostre azioni al condizionamento dello sguardo esterno, l’invasione della Cecoslovacchia da parte dei russi e la Primavera di Praga: questo meraviglioso libro narra di tutto ciò e molto altro.
Quattro personaggi, due donne e due uomini, Tomas con la sua compagna Tereza e la sua amante Sabina, e l’amante di quest’ultima, Franz. Le loro storie si intrecciano, di fondo c’è l’amore, ma gli eventi si mostreranno complicati, sia da assistere che da vivere.
La prima coppia, Tomas e Tereza, rappresenta "l'amore ortodosso": lui ama il suo lavoro di chirurgo e le donne, lei vorrebbe una storia esclusiva, è gelosa e possessiva, ma pur sapendo che il marito la tradisce, sente che nei sentimenti le rimane fedele.
La seconda coppia, Franz e Sabina, rappresenta "l'amore controcorrente": troppo diversi per capirsi, lui è sposato, lei è l’amante, ma quando Franz parla del suo tradimento alla moglie, lei lo ascolta con distacco, con freddezza e rancore, mentre Sabina, quando si rende conto che il suo rapporto con Franz potrebbe star per diventare pubblico, inizia a soffrire la pesantezza insostenibile del loro amore e lo lascia.
Tutto quello che apparentemente ci può sembrare leggero, tanto da farsi apprezzare e desiderare, con il passare del tempo mostra inevitabilmente il suo peso insostenibile e ci costringe a porci a una distanza di sicurezza.
La leggerezza scaturisce dall’unicità della vita che ci porta a trascurare l’approfondimento e l’interiorizzazione; evitando però di prendere decisioni importanti e posizioni, l’esistenza diventa insostenibile e insopportabile.
Un concentrato di filosofia nietzschina, con l’eterno ritorno, applicato alla quotidianità, che ci fa rivivere infinite volte quello che abbiamo già vissuto nel passato e che tornerà ad accadere anche in futuro. Da ciò la necessità di esserci ora, di cogliere i segni, di non perdersi nulla, di andare a fondo.
Da leggere.
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Descrizione
Il suo romanzo ci dimostra come nella vita tutto quello che scegliamo e apprezziamo come leggero non tarda a rivelare il proprio peso insostenibile. Forse solo la vivacità e la mobilità dell'intelligenza sfuggono a questa condanna: le qualità con cui è scritto il romanzo, che appartengono a un altro universo da quello del vivere" (Italo Calvino). "Chi è pesante non può fare a meno di innamorarsi perdutamente di chi vola lievemente nell'aria, tra il fantastico e il possibile: mentre i leggeri sono respinti dai loro simili e trascinati dalla "compassione" verso i corpi e le anime possedute dalla pesantezza. Così accade nel romanzo: Tomás ama Tereza, Tereza ama Tomás: Franz ama Sabina, Sabina (almeno per qualche mese) ama Franz; quasi come nelle Affinità elettive si forma il perfetto quadrato delle affinità amorose". (Pietro Citati).
Dopo aver letto il libro L'insostenibile leggerezza dell'essere di Milan Kundera ti invitiamo a lasciarci una Recensione qui sotto: sarà utile agli utenti che non abbiano ancora letto questo libro e che vogliano avere delle opinioni altrui. L’opinione su di un libro è molto soggettiva e per questo leggere eventuali recensioni negative non ci dovrà frenare dall’acquisto, anzi dovrà spingerci ad acquistare il libro in fretta per poter dire la nostra ed eventualmente smentire quanto commentato da altri, contribuendo ad arricchire più possibile i commenti e dare sempre più spunti di confronto al pubblico online.
Recensioni
Totale delle Recensioni
Vertiginoso e passionale
Scritto da ILENIAil 30 novembre 2011Bellissimo
Scritto da fabemail 16 maggio 2013 "..Chi tende continuamente verso l'alto deve aspettarsi prima o poi d'essere colto dalla vertigine. Che cos'è la vertigine? Paura di cadere? Ma allora perché ci prende la vertigine anche su un belvedere fornito di una sicura ringhiera? La vertigine è qualcosa di diverso dalla paura di cadere. La vertigine è la voce del vuoto sotto di noi che ci attira, che ci alletta, è il desiderio di cadere, del quale ci difendiamo con paura.."
Penso sia uno dei libri da leggere non per la trama (inconcludente) o per seguirne un senso logico, ma per il semplice gusto di farlo e per come riesce a coinvolgerti nonostante l'assenza di vivacità. Introspettivo. Tante le frasi d'effetto, un esempio di come usando bene le parole si possa quasi trasmetterle determinate sensazioni, così che un po' in ciascuno dei personaggi si può ritrovare un po' di se stessi.
L'insostenibile... lettura
Scritto da ROSARIAil 31 maggio 2012Sono stata molto delusa da questo libro, forse perchè ne avevo sentito parlare "troppo bene". La tematica di fondo è interessante e coinvolgente, ma spesso si perde nei meandri di una tela noiosa e ripetitiva! Non lo consiglierei!
Pretenzioso e inconcludente
Scritto da Gabrielail 07 gennaio 2011Trovo i titoli di Kundera sempre affascinanti e molto evocativi. Questo libro è stato il primo che ho letto,proprio attirata da questo titolo superbo. Ho pensato che un autore capace di fare questa accoppiata nel titolo mi sbalordisse. Invece la stesura l'ho trovata approssimativa,quasi un tentativo di innovazione ermetica della prosa. Il contesto storico è interessante,ma la psicologia dei personaggi è superficiale,con la pretesa di un "modo nuovo" di narrare. E' comunque un'opinione personale,quindi consiglio sempre di leggere anche i libri che non apprezzo. Questo però l'ho trovato proprio un libro scritto con presunzione.
Vertigine
Scritto da okokokil 02 febbraio 2011 "Desiderava fare qualcosa che non lasciasse possibilità di ritorno. Desiderava distruggere brutalmente tutto il passato dei suoi ultimi sette anni. Era la vertigine. L'ottenebrante, irresistibile desiderio di cadere. La vertigine potremmo anche chiamarla ebbrezza della debolezza. Ci si rende conto della propria debolezza e invece di resisterle...
Fra le righe di una storia che non mi ha entusiasmato, si ritrovano perle come questa.
Profondo!
Scritto da Francescail 25 agosto 2020Bello ma non uno dei più belli che abbia mai letto, diciamo che racchiude in un piccolo libro il ‘tutto’...
Capolavoro inarrivabile
Scritto da Riccardoil 10 febbraio 2020Che dire, non mi dilungherò nemmeno più di tanto. Questo romanzo è un capolavoro immenso della letteratura moderna. Mi sono follemente innamorato della scrittura di Kundera, che sfrutta la trama al fine di esternare il suo pensiero. E non viceversa. Considero “L’insostenibile leggerezza dell’essere” come uno di quei preziosi libri veramente capaci di cambiarti la vita e a cui penserai anche una volta conclusa la lettura.
Ottimo libro
Scritto da Alessandrail 12 agosto 2019Non saprei definire correttamente questo racconto perché se da una parte a volte l'autore si intercala eccessivamente su pensieri filosofici distaccandosi quasi dalla narrazione principale, dall'altra invece narra le condizioni di vita estremamente difficili di un periodo storico, la primavera di Praga, e lo fa attraverso i suoi personaggi molto ben caratterizzati da pensieri e comportamenti e la loro vita. Il dolore, l'insoddisfazione, l'emarginazione, le forme difficili dell'amore, la libertà che viene meno so tutti temi inseriti nella trama. È un libro che fa e deve far riflettere.
Consigliatissimo!
Scritto da Ceciliail 26 ottobre 2018È diventato il mio libro preferito
Ti entra nel cuore
Scritto da leone_63_il 20 maggio 2018Il romanzo racconta delle condizioni degli intellettuali durante la Primavera di Praga e la successiva occupazione sovietica. Si concentra su quattro personaggi: Tomáš, chirurgo perseguitato a causa di un suo articolo contro il regime comunista; Tereza, fotografa e compagna di Tomáš; Sabina, pittrice e amante di Tomáš; Franz, professore universitario innamorato di Sabina. Seguiamo le vicende e le disgrazie dei quattro personaggi per tutto il romanzo. La bravura dell'autore sta nella capacità a raccontare di un duro periodo storico, intercalato da pensieri profondamente filosofici, senza però risultare pesante al lettore, anzi riesce a tenerti legato alle pagine e farti amare i suoi personaggi e i suoi pensieri altamente filosofici. E poi, personalmente, sono stato letteralmente incollato alla storia di Karenin, che mi ha anche fatto versare qualche lacrimuccia. Splendido romanzo, ti entra nel cuore e ti tocca l'anima.
Una vera bellezza
Scritto da sofiadipietroil 19 maggio 2018Quando ho “L’insostenibile leggerezza dell’essere” ho intuito che c’era davvero da fare un discorso a parte, sullo stile, per quanto riguardala casa editrice Adelphi e gli altri editori. Ad oggi questo libro elegante, carico di bellezza, rientra nell’Olimpo dei miei preferiti assieme a “Lolita” e “Le braci”. Le storie dei quattro protagonisti si intrecciano in un’eterna danza di sensi, passioni, riflessioni sulla vita e sulla felicità. Da leggere ciclicamente per lasciarsi folgorare.
Sondiamoci
Scritto da Marcoil 19 maggio 2018Come afferma il titolo, la leggerezza dell’essere è insostenibile, dilania l’animo umano che la ricerca senza tuttavia poterla raggiungere, e questo genera dolore, perché essere leggeri non si può, e probabilmente neppure la leggerezza porterebbe appagamento, ma contribuirebbe ad appesantirci: un altro fardello sulla nostra anima mortale. Kundera è un grande conoscitore dell’animo umano, lo sonda e comprende, ce lo rappresenta in molte delle sue sfumature e porta al lettore un ritratto vario e policromatico dell’uomo, completo e affascinante. Consiglio vivamente questo libro a chi vuole leggere uno dei capolavori della letteratura mondiale, che può solo soddisfare e permette di comprendere e comprendersi.
Eccezionale
Scritto da ciroaddezio2il 18 maggio 2018 Un libro particolare. Uno di quelli che bisogna rileggere una, due volte per capire (almeno così è stato per me!).
Un libro che offre molte frasi interessanti e spunti su cui riflettere. Non si può dire un capolavoro, ma sicuramente un bel libro.
Consigliato?
Sicuramente sì per chi ama l'autore o per chi vuole riflettere su alcuni spunti che l'autore lancia.
Non adatto per chi cerca una lettura per liberare la mente.
Cos'è la leggerezza?
Scritto da karm_ela_92il 18 maggio 2018 Amo questo libro, è uno dei miei preferiti. Cos'è veramente la leggerezza? L'essere liberi?
Liberi significa davvero la libertà?
I protagonisti di questa storia hanno ognuno una diversa concezione della libertà, ambientata durante la primavera di Praga, tra le strade della capitale Ceca, l'autore parla di loro, della loro vita, della loro esistenza.
Di Kundera ho letto quasi tutti (e tutti di questa stupenda edizione, perchè penso che l'adelphi sia la miglior edizione italiana, per questo li paghiamo un po di più. Ma se si cerca la qualità bisogna pagarla!) ma questo resta il mio preferito, e spesso mi capita di rileggere alcuni passi che ho sottolineato.
Lo consiglio sempre ai miei amici, anche il film con Jeremy Irons, Juliette Binoche e Lena Olin. <3
Piacevole
Scritto da jonathanclements80il 17 maggio 2018 Uno di quei libri che, a una lettura supericiale, potrebbe risultare "noioso", ma che in realtà si comprende solo se si è in (o si è vissuto un) momento particolare della propria vita, della propria crescita. O forse questo vale per tutti i libri.
I personaggi del romanzo sono solo un pretesto per esplorare e riflettere sulle relazioni sentimentali e familiari, sulla società e sulla politica, riflessioni brevi e semplici che innescano però riflessioni più grandi e aiutano il lettore a sviscerare del tutto l'argomento in oggetto.
Stupendo
Scritto da dalila.stasiil 17 maggio 2018 E’ sicuramente un libro che non si legge con "leggerezza"...c'è tanta intensità nelle sue parole!tutta la filosofia di questo libro potrebbe racchiudersi in una sola frase..."fare l'amore con una donna e dormire con una donna sono due passioni non solo diverse ma quasi opposte. L'amore non si manifesta con il desiderio di fare l'amore, desiderio che si applica ad una quantità infinita di donne, ma con il desiderio di dormire insieme, desiderio che si applica ad un'unica donna"...meraviglioso!
Grandioso
Scritto da edoardomesca1il 16 maggio 2018Il testo di è decisamente scorrevole e piacevole alla lettura. Il racconto assume tratti filosofici, amorosi, storici ed estetici. Il tutto ben unito insieme da un unico punto centrale, la storia d'amore tra Tomash e Tereza, da cui prendono origine molte vicende secondarie. Il romanzo oltre ad offrire una meravigliosa trama ricca di tutti gli elementi sopra elencati, senza scadere nella banalità della tematica amorosa, è un vero e proprio affresco della Cecoslovacchia e dell'Europa post '68 e Primavera di Praga. Ci sono alcuni passaggi un pò troppo noiosi ma è sicuramente un capolavoro della letteratura.
L'insostenibile leggerezza dell'essere
Scritto da rossdolcezzail 16 maggio 2018Questo romanzo potrebbe essere considerato piuttosto come un saggio. La trama narrativa relativa alla vita di ciascun personaggio serve all'autore solo da esempio per spiegare le sue idee in relazione a temi importanti ed esistenziali: l'esistenza di un destino, l'impossibilità di compiere scelte sicure nella vita, la ricerca della felicità anche in condizioni difficili. I quattro personaggi principali sono molto diversi tra loro e questo permette all'autore di mostrare un'ampia gamma di esperienze umane : Tereza, ad esempio, si sente destinata alla sofferenza. Al contrario Tomas si lascia coinvolgere dall'esperienza esterna e si lascia trascinare dagli eventi, che gli fanno perdere pian piano ogni certezza. Diversamente da Tomas, Franz è un idealista: gli eventi della storia lo coinvolgono, ma lui cerca di cambiarli in prima persona, combattendo per ciò in cui crede. Sabina, infine, è una donna libera, completamente artefice del proprio destino.
Amore, vita reale e riflessione
Scritto da daniele.savianoil 12 maggio 2018Sullo sfondo dell'occupazione russa in Boemia si stagliano due storie d'amore: una tra Franz e Sabina, l'altra tra Tomàs e Tereza. Al tema dell'amore si accompagnano numerose altre tematiche che non l'offuscano ma anzi l'arricchiscono e la completano. Questo è secondo me ciò che rende questo romanzo davvero unico, infatti non è una storia d'amore ma neanche un trattato di politica o filosofia. Questo libro vuole raccontare la vita così com'è, analizzandola aggiungendo un tocco di riflessione filosofica e critica. È anche un ottimo aiuto per chi volesse comprendere la situazione dell'attuale Repubblica Ceca nel periodo comunista.
Complicato
Scritto da katiadipalmail 11 maggio 2018 Un libro particolare. Uno di quelli che bisogna rileggere una, due volte per capire (almeno così è stato per me!).
Un libro che offre molte frasi interessanti e spunti su cui riflettere. Non si può dire un capolavoro, ma sicuramente un bel libro.
Consigliato?
Sicuramente sì per chi ama l'autore o per chi vuole riflettere su alcuni spunti che l'autore lancia.
Non adatto per chi cerca una lettura per liberare la mente
L'insostenibile leggerezza dell'essere
Scritto da soniail 05 dicembre 2017 In una piccola città della Boemia Tomáš incontra una barista, Tereza. Dopo la partenza dell’uomo, Tereza decide di lasciare casa e lavoro e di raggiungerlo a Praga. Si presenta a casa sua, fanno l’amore. Durante il viaggio, però, Tereza si è ammalata di influenza: questa nuova casualità la costringe a stabilirsi da Tomáš, che deve così contravvenire alla sua stessa regola. Insieme prendono una cagna, la chiamano Karenin in ricordo del libro che Tereza teneva con sé al suo arrivo, ovvero Anna Karenina. Comincia così la loro storia d’amore.
A Praga, la donna diventa fotografa e inizia una nuova vita lontana dalla madre, con cui ha da sempre un rapporto tormentato. In seguito all’invasione sovietica dell’agosto 1968, che chiude l’esperienza della “Primavera di Praga” 3, ovvero del tentativo di liberazione dal regime comunista instaurato in Cecoslovacchia nel secondo dopoguerra, i due fuggono in Svizzera, a Zurigo, salvo poi fare ritorno nella capitale - prima lei e poi lui, rincorrendola - dove Tomáš perde il lavoro, a causa della pubblicazione di uno scritto su Edipo che si rifiuta di ritrattare di fronte alle autorità comuniste.
L’amore di Tomáš e Tereza è asimmetrico: sono spiritualmente fedeli l’uno all’altra, ma lui, senza che lei riesca ad accettarlo, continua ad avere relazioni con altre donne. Una di queste è Sabina, pittrice, con cui Tereza stringe amicizia nonostante la gelosia. Anche Sabina lascia Praga, per fuggire a Ginevra. Lì, l’artista inizia una relazione con Franz, un professore universitario sposato, il quale a un certo punto confessa il tradimento alla moglie, Marie-Claude, col risultato di perdere entrambe le donne. La confessione ha però anche un effetto positivo: lo libera d’un colpo dagli schemi e le convenzioni relazionali e professionali in cui si era irrigidita la sua esistenza.
Gli sviluppi delle loro vicende e la situazione politica del Paese portano infine i quattro personaggi ad allontanarsi: Sabina si trasferisce in America, dove potrà conservare la propria libertà sociale e sentimentale; Franz in Cambogia, aderendo a una missione umanitaria durante la quale troverà la morte; Tereza e Tomáš in una località di campagna, inseguendo il desiderio di una vita serena e appartata, distante dalla politica e dalla minaccia delle altre donne. Lì, i due protagonisti, dopo aver perso Karenin, ammalatasi di tumore, rimarranno vittime di un banale incidente automobilistico.
Toccante
Scritto da quasifogliil 05 dicembre 2017Il romanzo racconta delle condizioni degli intellettuali durante la Primavera di Praga e la successiva occupazione sovietica. Si concentra su quattro personaggi. Seguiamo le vicende e le disgrazie dei quattro personaggi per tutto il romanzo. La bravura dell'autore sta nella capacità a raccontare di un duro periodo storico, intercalato da pensieri profondamente filosofici, senza però risultare pesante al lettore, anzi riesce a tenerti legato alle pagine e farti amare i suoi personaggi e i suoi pensieri altamente filosofici.
Cos'è veramente la libertà?
Scritto da melania.piscopo90il 05 dicembre 2017 Storia di un'amore, anzi di versi amori intrecciati tra loro vivono le loro passioni e i loro tormenti durante la primavera di Praga, sotto un regime comunista, loro cercano di trovare la loro libertà, la loro leggerezza.
Ma cos'è veramente la leggerezza? L'essere liberi? Oppure trovare la libertà con chi si ama?
Libro delicato e tenero, ma nello stesso tempo crudele per i diversi dubbi e quesiti che ti lascia, non nella trama, ma personali.
E' un libro che amo, e ho letto in un solo fiato, e leggerò di nuovo in seguito almeno un altro paio di volte.
Leggerezza e pesantezza
Scritto da bice.dori92il 04 dicembre 2017 E’ sicuramente un libro che non si legge con "leggerezza"...c'è tanta intensità nelle sue parole!tutta la filosofia di questo libro potrebbe racchiudersi in una sola frase..."fare l'amore con una donna e dormire con una donna sono due passioni non solo diverse ma quasi opposte. L'amore non si manifesta con il desiderio di fare l'amore, desiderio che si applica ad una quantità infinita di donne, ma con il desiderio di dormire insieme, desiderio che si applica ad un'unica donna"...meraviglioso!
Intimo
Scritto da cinzia.malpezziil 03 dicembre 2017Un libro pieno di riflessioni filosofiche, nelle quali ci si può immedesimare come no. Per me è stato illuminante, le storie dei personaggi sono coinvolgenti, e ci si può talvolta rivedere o condividere nei loro pensieri. Ogni volta che lo si rilegge (a seconda anche del proprio stato d'animo) si scoprono nuovi particolari e sfumature che potevano esser sfuggite ad una prima e distratta lettura.
da leggere
Scritto da pippiricchiil 03 dicembre 2017 Come sostiene lo stesso autore in una delle prime pagine dell'opera, la questione fondamentale è: è meglio la leggerezza o la pesantezza? Non so perché ma l'uomo crede che la leggerezza sia di gran lunga migliore alla pesantezza, ma siamo sicuri sia così? Siamo sicuri che siamo in grado di sostenere l'enorme responsabilità dell'essere leggeri, di non poter aggrapparci a niente, di non poter dar colpa ad altro? Prima di leggere quest'opera d'arte, anch'io ero convinta che il pesante fosse qualcosa di negativo, ma questa lettura mi ha fatto cambiare idea!
Libro veramente illuminante, da leggere assolutamente almeno una volta nella vita!
Assolutamente da leggere
Scritto da mariaritalodovicoil 03 dicembre 2017 Classico intramontabile della letteratura internazionale e senza ombra di dubbio un capolavoro.
Un viaggio introspettivo nel profondo delle cose, degli accadimenti e dell’animo umano. Il lettore viene letteralmente rapito dalla trama fino a restarne totalmente immerso. Libro denso di significato ma di semplice, veloce ed appassionante lettura. Un’esperienza di lettura unica che solo Kundera sa donare al lettore. Assolutamente da leggere !
Fantastico
Scritto da pneumo92il 30 novembre 2017Un libro che mi ha fatto risuonare alcune corde intime, quindi per me un libro valido "che ti parla". La primissima parte del libro sino al capitolo "L'anima e il corpo" mi sembrava un po' banale, ma poi il racconto, sempre scorrevole e ben scritto, mi ha stimolato a proseguire la lettura. Mi piace perché oltre ad essere un romanzo di cronache storiche e amorose, è in un certo senso anche un saggio che “saggiamente” attraverso vari spunti diventa un richiamo ad un'analisi più distaccata delle nostre vite, ad un distacco che dovrebbe elevarci verso una comprensione unitaria di contrasti apparentemente inconciliabili. Senz'altro tutte le storie che si intrecciano qui sono velate da toni melanconici e fatalisti che ne costituiscono, soprattutto nella seconda parte, il filo conduttore. I personaggi sono ben delineati psicologicamente e sono uno specchio di tutte quelle tensioni emotive e razionali che penso tutti noi umani proviamo quotidianamente.
Bellissimo
Scritto da cardio92il 30 novembre 2017Leggere questo libro per me è stato un po’ come innamorarsi. Mi ero fatta una determinata idea del suo contenuto, dei suoi personaggi. Come una bambina che progetta il suo matrimonio nei minimi dettagli, ancora prima di sfogliarne le pagine, avevo stabilito quale sarebbe stato il personaggio che maggiormente avrei amato, quale mi avrebbe rispecchiata, chi invece sarebbe stato completamente opposto alla mia natura. Esattamente come quando in amore si crede di sapere tutto, ma alla fine non si sa nulla. Kundera usa l’amore come un pretesto per intrecciare temi politici, storici e filosofici in maniera perfetta, usandoli come uno sfondo vivo ed intenso sul quale si scagliano le storie di quattro personaggi unici e perfetti nella loro umanità. Il personaggio che maggiormente ho amato, in modo completamente inaspettato, è stato quello di Tereza. Una donna fragile eppure fortissima, dipendente e determinata. La sua capacità d’amare mi ha commossa e mai infastidita nonostante la sua voluta cecità, l’ingenuità e la disperazione. Scrigno di un dolore di cui porta addosso le cicatrici, Tereza, è stata colei che meglio ha consentito alla pesantezza ed alla leggerezza d’intrecciarsi, confondersi. Dare una possibilità a questo autore capace di usare le parole per scavare nicchie in cui ospitare i suoi personaggi, il messaggio di cui si fanno portavoce, logorarvi la mente con le sue riflessioni è una delle decisioni migliori che si possano prendere.
Da consigliare a tutti
Scritto da Nunziail 29 novembre 2017 “Tutti noi consideriamo impensabile che l'amore della nostra vita possa essere qualcosa di leggero, qualcosa che non ha peso, riteniamo che il nostro amore sia qualcosa che doveva necessariamente essere; che senza di esso la nostra vita non sarebbe stata la nostra vita.”
Un libro che vale la pena leggere.. lo consiglio a tutte quelle persone che amano porsi delle domande e che amano i "viaggi interiori". per nulla un libro banale,ma si fa leggere tutto d un fiato e ti lascia un pò più completo.
L’insostenibile leggerezza dell’essere.
Scritto da chiaraguadagninil 29 novembre 2017 Appena ho visto questo libro nello scaffale mi ha subito colpita, sarà stato forse il titolo, forse la copertina, forse il colore, non lo so, fatto sta che non ho aspettato più di un secondo per acquistarlo.
Questo fantastico romanzo parla della storia d’amore tra Tereza e Tomas, un amore particolare, che solo leggendolo si può capire.
Il personaggio che ho amato è stato senza ombra di dubbio Tereza, una donna fragile ma allo stesso tempo forte, una donna libera ma allo stesso tempo legata ad un solo uomo, Tomas.
Il suo amore, nonostante tutto, verso Tomas è qualcosa di veramente profondo, un qualcosa che fa commuovere, riflettere,...
Kundera, ha usato temi politici, filosofici e storici intrecciandoli alla perfezione, creando uno sfondo ideale per le vicende dei quattro personaggi del romanzo.
È una lettura molto piacevole e scorrevole, è un libro che sento di consigliare con tutta me stessa.
Ve ne innamorerete, garantito! (E magari vi farà riflettere su cos’è, per voi, realmente l’amore)
Magnifico
Scritto da valeriaz1989il 29 novembre 2017Credo che chiunque si approcci a questo libro, indipendentemente dall'età, dal sesso o dalle idee, non possa far altro che scoprire qualche lato di sè che teneva nascosto anche a se stesso. E' incredibile come i personaggi siano caratterizzati nelle loro mille sfaccettature senza mai poter essere incasellati nelle persone "leggere" o "pesanti", riflessive o impulsive, attive o passive. E grazie alle loro fragilità, i loro errori e le loro sfumature, il lettore si ritrova a somigliare a turno a ciascuno dei protagonisti. Davvero un libro fantastico.
Un capolavoro
Scritto da Annail 28 novembre 2017Leggere questo libro per me è stato un po’ come innamorarsi. Mi ero fatta una determinata idea del suo contenuto, dei suoi personaggi. Come una bambina che progetta il suo matrimonio nei minimi dettagli, ancora prima di sfogliarne le pagine, avevo stabilito quale sarebbe stato il personaggio che maggiormente avrei amato, quale mi avrebbe rispecchiata, chi invece sarebbe stato completamente opposto alla mia natura. Esattamente come quando in amore si crede di sapere tutto, ma alla fine non si sa nulla. Kundera usa l’amore come un pretesto per intrecciare temi politici, storici e filosofici in maniera perfetta, usandoli come uno sfondo vivo ed intenso sul quale si scagliano le storie di quattro personaggi unici e perfetti nella loro umanità. Il personaggio che maggiormente ho amato, in modo completamente inaspettato, è stato quello di Tereza. Una donna fragile eppure fortissima, dipendente e determinata. La sua capacità d’amare mi ha commossa e mai infastidita nonostante la sua voluta cecità, l’ingenuità e la disperazione. Scrigno di un dolore di cui porta addosso le cicatrici, Tereza, è stata colei che meglio ha consentito alla pesantezza ed alla leggerezza d’intrecciarsi, confondersi. Dare una possibilità a questo autore capace di usare le parole per scavare nicchie in cui ospitare i suoi personaggi, il messaggio di cui si fanno portavoce, logorarvi la mente con le sue riflessioni è una delle decisioni migliori che si possano prendere.
Un classico
Scritto da mariacapitaliil 10 marzo 2017Titolo sicuramente accattivante, ma quello che ho maggiormente apprezzato è la tecnica narrativa. Un intreccio di fatti, persone con anticipazioni e riprese ben costruito. L'insostenibilità di questa leggerezza si percepisce nella storia di Tereza e Tomas come nelle vicende degli altri personaggi sempre sull'orlo del dramma. Anche nelle scene più felici affiora l'ombra di una certa pesantezza. L’incredibile scrittura di Kundera si fonde con un romanzo dalle personalità interessantissime e una riflessione filosofica più che profonda.
Unico
Scritto da eugeniamonteil 10 marzo 2017È un romanzo d'amore, ma al contempo storico e filosofico. Parla del l'eterno ritorno e della sua pesantezza, della ciclicità del tempo. In primo piano la coppia formata da Tomás e Tereza, con la forza dell'uno e la debolezza dell'altra, l'infedeltà del corpo dell'uno contro la fedeltà dell'altra. Un libro dallo stile trasognato con una forte influenza onirica, nonché con una lieve e piacevole connotazione erotica, presenta una serie di riflessioni sull’amore, sul dovere, sulla libertà, sull’esclusività dell’esistenza. È un libro profondo e interessante, del quale consiglio la lettura a tutti.
Bellissimo
Scritto da alessiodemmail 09 marzo 2017 L'essere umano per sua natura si interroga sulle cose del mondo.
Una di quelle per cui non ha ancora una spiegazione valida è l'amore, il sentimento umano più forte: ebbene, questa era la più grande ossessione di Kundera.
Lo scrittore in questo romanzo "cambiavite" cattura il lettore con uno stile di scrittura che miscela perfettamente le vite dei personaggi e la saggistica illuminante sull'amore e sulla felicitá, il tutto in una Praga fiabesca.
Il libro intreccia le storie di Tomaz, il quale raffigura un tipo d'uomo nemmeno molto raro, incentrato su sè stesso, sul lavoro e dipendente dal sesso e Tereza, una ragazza dalla vita tormentata e capace di amare in modo sin troppo bisognistico, anche questa categoria abbastanza comune, direi. Con un intreccio fatto di digressioni e ricordi, talvolta tradimenti, conosciamo anche Franz e Sabina: i perfetti antipodi degli altri. Lei è un'artista ammaliante e indipendente, la Frida Kahlo dei nostri tempi e anche amante di Franz, (non chiedetemi il perché) un uomo insoddisfatto dal matrimonio che vagamente ricorda l'uomo senza qualità di Musil.
L'insostenibile leggerezza è un cult che fa riflettere sulle difficoltà delle relazioni, sui tradimenti, sulla tristezza ma anche e soprattutto sulla leggerezza e sulla capacità dell'amore di unire le vite, il tutto con un tono narrativo che sicuramente non vuole sembrare né ottimistico né pessimistico, ma che sa di vita vera.
Cos' è leggerezza?
Scritto da Nuwanda90il 08 marzo 2017 Fantastico romanzo che racconta un particolare triangolo amoroso tra Tomas, Tereza e Sabina, con sfondo una Praga durante la sua "Primavera" del 1968.
Libro che si legge tutto in un fiato, facendoti riflettere, e portandoti a porti delle domande.
Cos'è veramente la leggerezza?
Dopo la lettura, vi consiglio anche la visione del film di Philip Kaufman del 1988, con: Juliette Binoche, Lena Olin e Daniel Day- Lewis
Un importante scoperta
Scritto da gloriacantoneil 08 marzo 2017 Un libro , fortunatamente tutt altro che leggero, che rimane nel cuore. Una di quelle letture che ti riprometti di fare "prima o poi" è che nel momento in cui porti a compimento, ti lasciano dentro un "vuoto" significativo ( " non puoi finire così!" ).
il disincanto nei confronti dell amore , l ultima parola lasciata ai "tipi umani" protagonist del romanzo , un libro che si spiega pagina per pagina .
Un libro da scoprire , interpretare e far proprio. Come tutti i migliori libri.
Milan e l'esplorazione della vita umana
Scritto da ALESSANDRA VALERIAil 03 marzo 2017Storia di relazioni e intrecci, quasi un alter ego cinico delle Affinità Elettive di Goethe, in cui la chimica non fa da padrona ma è l’esperienza di ciascuno, con il proprio modo di essere, la propria storia che determina un burn out del binomio Sogno/desiderio e realtà/vita quotidiana. L’amore elemento dei protagonisti e della vita, si sviluppa in Passione, Amore, Desiderio, Sesso, Paura, Distanza, Realtà…leggera insopportabile dell’essere…
Bellissimo
Scritto da bla00il 01 marzo 2017E' un libro molto bello, ricco di infiniti spunti di riflessioni e di digressioni filosofiche. E' la storia di un amore raccontata, sullo sfondo dell'invasione sovietica della Cecoslovacchia, accompagnando il lettore per mano tra le pieghe dell'anima e la sensibilità dei corpi di Thomas e Tereza, Thomas e Sabina, Sabina e Franz. Un balletto di rapporti dove sembra che l'uno sia debole e l'altro forte, l'uno vittima innocente e l'altro tiranno, tranne intravedere tra le righe, pagina dopo pagina, che la verità è altra: i ruoli si scambiano, incessantemente. Kundera osserva la vita e la analizza attraverso riflessioni e sogni per spiegare le dinamiche del cuore, dei rapporti tra coloro che si amano, si appartengono e si possiedono. Un capitolo dopo l'altro conduce il lettore verso una soluzione che trova sublime espressione proprio nell'ultimo bellissima parte dedicata a Karenin e unica nell'intero libro per ricchezza di emozioni. Questo romanzo, quasi un compendio di situazioni psicologiche tipo, è molto stimolante ma la sua vocazione didascalica ne è al contempo la forza e il limite.
Uno dei miei libri preferiti
Scritto da Robertail 16 gennaio 2017Sin da subito ho adorato questo libro. La lettura è scorrevole, la trama è fitta, ricca di particolari. Lo stile di scrittura fa in modo di catapultare il lettore all'interno del libro. Lo consiglio a chiunque
Armonioso
Scritto da anna.pcil 28 novembre 2016Ogni istante, ogni azione, ogni gesto è irripetibile. Eppure non ce ne rendiamo abbastanza conto. Questo libro appare come un testo in continua mutazione, è un continuo gioco tra presente e futuro, presente e passato, leggerezza e pesantezza, presenza e assenza. E' un libro costruito ad arte ed è molto armonioso, ti prende per mano, fa emozionare e fa riflettere su noi stessi, sulle debolezze, sui sogni, sulla profonda differenza fra l'idea che abbiamo di noi stessi e quella che gli altri hanno di noi. E' un libro che si presenta come una fusione di tre stili: romanzesco, storico, filosofico. Lo stile che mi ha dato più spunti di riflessione è stato quello filosofico perchè ci sono profondi conflitti dvanti ai quali il lettore è contrapposto. Sicuramente consigliata anche la rilettura, dopo circa dieci anni: quando lo rileggi, ti dà ancora qualcosa di nuovo.
un viaggio nell'anima
Scritto da elisa.jijiil 28 novembre 2016Libro da leggere assolutamente...inutile parlare della trama perchè è solo un aspetto marginale di questo libro. Si tratta infatti più che altro di un viaggio dentro se stessi, fatto di riflessioni e scoperte. Impossibile non rivedere se stessi o le persone a noi care in almeno uno dei personaggi dell'opera, o in una delle situazioni presentate. Un libro che a prima vista potrebbe sembrare pesante e lungo ma che in realtà si divora in pochi giorni.
Kundera, Kundera
Scritto da Martinail 27 novembre 2016un libro particolare, lo si può leggere tutto d'un fiato e rimanerne commossi, o non riuscire nemmeno a procedere nella lettura stessa. E' uno di quei libri che reputo molto soggettivi, in alcuni capitoli la trama scorre veloce, in altre risulta ampollosa e non ben architettata. Un po' pesante circa alcune tematiche, altre invece risultano descritte con maestria e spiccato senso estetico. Tutto sommato una lettura profonda e con svariati significati, bisogna essere pronti però!
Da leggere e rileggere!
Scritto da Sarail 24 novembre 2016Questo è stato per me il primo e unico libro di Kundera letto finora. Il titolo da sé da’ già da pensare, e nonostante la sua bellezza non riesce a racchiudere tutte le emozioni che questo libro contiene. Chiunque è capace di immedesimarsi in almeno uno dei personaggi, e sorprende quanto siano “comuni “ varie situazioni in cui potremmo trovarci nella vita di tutti i giorni, e quanto sia quindi pesante a volte essere noi stessi nella quotidianità. Insomma, una vera e propria insostenibile leggerezza dell’essere.
il classico che non ti aspetti
Scritto da Giulioil 22 novembre 2016 Quando ci si approccia ad un titolo così noto, di solito lo si fa con una certa reverenza.
Un certo timore, e quasi una scontata aspettativa sul valore del libro. Quello che si definisce come un "classico", malgrado sia contemporaneo, evoca quasi una serie di obblighi. Se è un classico, non apprezzarlo fa sentire un po' incompetenti. Apprezzarlo, fa sentire scontati.
Ma la bellezza di questo romanzo di Kundera è proprio la sua mancata scontatezza. La sua incredibile scrittura si fonde con un romanzo dalle personalità interessantissime e una riflessione filosofica più che profonda. La vicenda è attuale, la storia e la vita privata si combinano, la tentazione a pieghettare le pagine per ritrovare le citazioni è forte.
Non è il classico romanzo classico e questa è la cosa che più ho apprezzato. Avendo l'abitudine di evitare ogni recensione o commento prima di iniziare a leggere un libro, il contenuto mi ha così piacevolmente stupita che la lettura ne ha sicuramente giovato.
Dopo "il valzer degli adii" approdo in questo nuovo romanzo di Kundera, ansiosa di scoprirne molti altri.
PIENO DI PASSIONE
Scritto da FRANCOil 22 novembre 2016La nebbia. La notte. La continua sorpresa. Un libro capace di raccontare con romanticismo uno dei capitoli più drammatici e al tempo stesso entusiasmanti della storia dell'Europa contemporanea. Pochi come Kundera sanno imprimere tanta forza alla vicenda di due esseri umani qualsiasi travolti da qualcosa di motlo più grande di loro. Che si tratti della rivoluzione o dell'amore poco importa. L'insostenibile leggerezza dell'essere è un libro da prendere molto sul serio, un libro che vi segnerà per il resto della vita.
Rivela la psicologia umana
Scritto da mariana.scutariil 22 novembre 2016È un libro a dir poco illuminante oltre che psicologico. Rivela in pieno le diverse sfaccettature della psicologia umana nei diversi periodi della vita e nelle diverse relazioni umane e sociali; l'amore, l'adulterio, la famiglia e le convenzioni sociali..mi ha aiutata molto in un periodo in cui avevo diverse domande riguardanti le relazioni e il perché del comportamento umano in certe situazioni e questo libro diciamo che non mi ha dato le risposte ma mi ha fatto guardare da una prospettiva diversa. È assurdo come certi pensieri o frasi possano esternare il pensiero così bene, cosa molto difficile perché le parole spesso fanno perdere di significato quella che è l'essenza del pensiero stesso. Unico nel suo genere anche se a parer mio non è classificabile in un genere distinto.
Leggetelo con leggerezza
Scritto da fabioil 19 maggio 2016Il narratore ci racconta la storia senza farci capire volontariamente dove andrà a parare. In alcuni punti parla ai lettori; a metà del romanzo ci racconta addirittura la genesi dei personaggi, in nessun modo reali, ma nati da un proverbio, da un’impressione, o un brontolio allo stomaco, proprio come era successo a Tolstoij con Anna Karenina. L’aspetto vero del libro sospenderà non solo la vostra incredulità, ma a volte anche il vostro senso critico, leggetelo nel minor tempo possibile e con leggerezza.
eccellente
Scritto da Francescail 18 maggio 2016Un romanzo di Kundera semplicemente meraviglioso. Grazie a questo testo mi sono avvicinata a Kundera e al suo stile. Trovo le idee dell'autore e le sue descrizioni degli eventi e dei personaggi semplicemente magistrali. Il mio personaggio preferito è sicuramente Tereza poichè trovo che l'autore le abbia dato una forte sensibilità ed un carattere così deciso da rendere molto facile l'immedesimazione. Chiamarlo romanzo storico, romanzo rosa, romanzo di formazione, romanzo filosofico o romanzo psicologico sarebbe troppo riduttivo perchè 'L'insostenibile Leggerezza Dell'essere' racchiude in sè tutti questi generi. Assolutamente consigliato per lasciarsi cambiare la vita e per trovare un nuovo punto di vista sull' amore, sulla passione e sulla vita intera.
Fantastico.
Scritto da Emiliail 17 maggio 2016Ho deciso di iniziare questo libro a dicembre, cedendo alla curiosità del titolo che da tempo mi stuzzicava. L'ho trovato meraviglioso. Molti credono che il tema portante dell'opera sia l'amore, ma sbagliano. Il libro è un misto di filosofia, storia, psicologia e, sì, anche amore. Il lettore non si deve illudere di trovare una trama cronologica, poiché i fatti seguono una sorta di flusso di coscienza. La prosa piana, semplice ed evocativa permette al lettore di catapultarsi con semplicità nell'opera, senza la necessità di nessuna opera di decodificazione. E' uno di quei libri che, una volta finito, mi ha lasciato un vuoto dentro. Ecco perché, per legarlo per sempre a me, ho deciso di portarlo come argomento centrale della mia tesina alla maturità. Leggetelo, ve lo consiglio.
Appassionante, ma ...
Scritto da Monicail 16 maggio 2016Uno dei libri più letti, e forse uno di quelli che ho più amato. Il libro di Kundera ci trascina in sentimenti viscerali, nelle strade di Praga negli anni forse più difficili. Avvenimenti storici che fanno da sfondo ma, che a volte, interagendo con i protagonisti, creano un contesto dinamico. Nonostante questo, nel libro ci sono dei tempi morti che possono rendere la lettura meno appassionante. Lo consiglierei a chi legge per piacere e non si aspetta finali grandiosi (ops, piccolo spoiler?).
Istinti.
Scritto da PIERFRANCESCOil 13 maggio 2016 Molti pensano che questo sia un libro che parla d'amore. Io credo che l'amore c'entri poco e nulla. Forse è legato al personaggio di Tereza. Ma Tomas, Sabina, loro non credo abbiano un concetto canonico di amore. L'amore è misto all'istinto, all'intreccio della carne, ad un desiderio che deve essere soddisfatto, un desiderio che per uno o l'altro motivo va saziato.
Va saziato nella ricerca di se e del proprio essere in Sabina, nella ricerca spasmodica della donna in Tomas.
Il tutto frenato dal pensiero di Tereza.
Quando in conclusione, l'ultima domanda che resta da questo libro è: Tomas ama veramente Tereza?
Non vi basta il titolo del libro?
Scritto da artemiswolf95il 07 maggio 2016Compratelo, prendetelo in prestito, rubatelo ma leggetelo. Scritto con uno stile unico, una poesie che accarezza l'anima. kundera racconta la storia di due relazioni mostrandoci come fatti insignificanti (leggeri) vadano a determinare la nostra vita (pesanti). più che un semplice insegnamento, questo libro mi ha dato sensazioni intense e uniche. Un intrecciarsi di tenerezza e filosofia, di pietà e amore. Il titolo non è uno specchio per le allodole, è solo il titolo bellissimo di un libro bellissimo.
Meraviglioso
Scritto da gorgoglione_marcoil 05 maggio 2016"Che cosa dobbiamo scegliere allora? La pesantezza o la leggerezza?" è l'interrogativo che il libro pone, in maniera crudele e che mette a nudo noi stessi. Che cosa preferiamo? E' questa la premessa essenziale per salutare questo capolavoro della letteratura e del pensiero. E' questo l'interrogativo che ci si deve porre per patire insieme a Tomas e Tereza, per com-patirli, per sentirsi parte della loro esistenza e per riscoprire se stessi, i propri timori, i propri dolori, per rimettere in discussione le proprie convinzioni, attraverso la lettura di queste pagine. Una volta incrociate le vite dei protagonisti e assaporato e sofferto le riflessioni dell'autore, si lega in maniera indissolubile la propria vita a questo libro.
Lo adoro
Scritto da Valentinail 05 maggio 2016 Ho letto questo capolavoro tutto d'un fiato, inizialmente colpita e incuriosita dal titolo, già di per sè geniale e poi perchè mi era stato consigliato.
Ho amato tutto di questo libro, i personaggi, l'ambientazione, la storia, il modo in cui è scritto. Commuove e appassiona.
Ho sottolineato diversi passaggie frasi che mi sono rimasti dentro e che non dimenticherò mai più.
Assolutamente consigliato, una meraviglia davvero!
Da leggere
Scritto da Chiara Magdail 17 novembre 2012Filosofico, profondo, un libro che fa riflettere, insieme a personaggi indimenticabili.
L'insostenibile leggerezza dell'essere
Scritto da Louis95il 28 dicembre 2011Provate a unire un titolo accattivante, lo sfondo di una città magica, un quartetto di amori passionali e carnali ed eccellenti riflessioni filosofiche, ed avrete così un libro che oramai è divenuto un grande classico. Kundera fonde la storia, l'amore e la filosofia trattando temi di attualità e dispensando magnifici aforismi. La trama è significativa; le riflessioni curate, profonde e appropriate. L'unica cosa che non muore in tutto il romanzo è, alla fine, la speranza nell'amore; poiché se essa rimane viva, tutte le cose rivivranno, come in un eterno ripetersi. Kundera analizza comportamenti apparentemente banali di amanti non più giovanissimi con un linguaggio semplice che rende la lettura scorrevole e totalmente comprensibile.
Per capirsi
Scritto da MCarbonarail 26 novembre 2011Tutto ciò che serve a un libro per diventare immortale: amore, filosofia, introspezione...tenuti insieme da una trama raccontata con poetica bravura. Si ritrova la difficoltà di scegliere la vita, resistendo alla tentazione di lasciarsi andare in un libro in cui finalmente il passato di lei torna per spiegare tutte le sue paure, le sue insicurezze. L''essere' condizionato dall'essere stato. Ma è molto di più...è l'analisi dell'anima di due persone opposte che si amano, che si fraintendono e che solo tu, guidato dall'autore, capirai fino in fondo. Ed è proprio ciò che accade tra le persone: si cerca di comunicare, di amarsi ma non ci si capisce mai, resta sempre una 'zona d'ombra' nell'altro...e forse leggere questo libro aiuta a chiederci 'perchè l'ha fatto?' e come dice lui, a provare compassione, a soffrire con l'altra persona creando un canale diretto tra le proprie anime, arrivando finalmente a comprendersi.
Sentimentale, storico e filosofico
Scritto da Enricoil 06 aprile 2011Le storie d’ amore tra Tomàs e Tereza e tra Sabina e Franz scorrono parallelamente nel lasso di tempo che và dalla cosiddetta “Primavera di Praga” all’ invasione della Cecoslovacchia da parte dell’ Unione Sovietica. Un periodo in cui artisti, intellettuali, medici e chiunque dimostri ostilità al regime viene emarginato, perseguitato, allontanato dal proprio lavoro, umiliato. Alcuni fuggono all’ estero, altri rimangono e subiscono passivamente la dittatura, altri ancora restano ma con grande coraggio dimostrano apertamente la loro dissidenza. Ma oltre al lato sentimentale e a quello storico-politico, il libro ha anche e soprattutto una spiccata vena filosofica. L’ idea di fondo è la contrapposizione tra la pesantezza e la leggerezza della vita e la relativa impossibilità di stabilire quale tra i due concetti sia quello negativo e quale quello positivo. Kundera ne parla attraverso le vicissitudini di personaggi unici, descritti con grande maestria e analizzati minuziosamente sotto l’ aspetto psicologico e che esprimono diversi modi di vedere la vita e perciò di viverla, accomunati però dalla consapevolezza dell’ irripetibilità di ogni gesto che compiamo nella nostra esistenza e l’ unicità della vita stessa. L’ autore usa un linguaggio semplice e un’ accattivante ironia e ci regala un capolavoro per stile e contenuti.
Il mio preferito
Scritto da Silviap.87il 20 dicembre 2010Mi sono immedesimata a fondo nei vari personaggi, grazie all'abilità del narratore e anche dello sfondo storico, perchè fa riferimento a fatti storici non troppo lontani. La personalità che emerge dalle pagine di questo libro è essenzialmente molto matura e riflessiva, nonchè molto critica nei confronti della società, di cui Kundera dà un quadro corrotto e non certo positivo. La lettura di questo libro trasmette la consapevolezza di non vendersi mai, di credere e perseguire le proprie idee, anche se, come in questo caso, dovessero andare contro l'autorità costituita. Sono rimasta decisamente soddisfatta dalla lettura di questo romanzo che per me ha costituito un'esperienza nuova ed avvincente!
che dire...
Scritto da Lullu86il 12 novembre 2010Un ottimo lavoro quello di Kundera, un perfetto ingranaggio di filosofia, amore e storia. Un libro che contiene tante verità e in alcuni passi è filosofia allo stato puro. E' introspettivo e avvicente al punto giusto.
da leggere, però...
Scritto da DANIELEil 28 settembre 2010però non saprei, non mi ha convinto sino in fondo. Ho atteso anni prima di leggerlo, dato che era diventato troppo inflazionato. Forse l'attesa ha influenzato il mio giudizio. Comunque un libro che deve esserci, nella vs personale libreria.
Un libro completo, da leggere!!!
Scritto da CARMINEil 26 settembre 2010 Ho adorato questa lettura dalla prima all'ultima pagina. La pesantezza, la necessità ed il valore, sono i concetti su cui Kundera articola la storia.
Chi ha la sensibilità giusta saprà cogliere tutte le sfaccettature quelle celate e non.
Lo consiglio altamente!
L'insostenibile leggerezza del "libro"
Scritto da VERONICAil 21 settembre 2010Un testo nato come saggio ma che porta con sè una storia,non il più facile da leggere,Kundera ci porta a far capire le cose attraverso una storia che non è delle più semplici,quest'amore tra due giovani ragazzi non proprio simili in un periodo di storia non particolarmente favorevole,due punti di vista sull'amore e sulla vita.Bello,a volte impegnativo,questo libro non è per tutti ma tutti possono provare a leggerlo.Complimenti Kundera.
Uno spirito libero
Scritto da FRANCESCOil 07 settembre 2009C'è tutto, l'amore, l'amicizia, la famiglia, il lavoro, la patria, la religione, la libertà. Lo sguardo è di chi possedendo uno spirito libero preferisce accarezzare gli estremi, gli eccessi, non importa quanto insostenibile sia.
consigliato
Scritto da giorgia.vallottoil 04 settembre 2009kundera è un autore particolare: bisogna saperlo interpretare. comunque un buon libro la leggere e capire al di là della storia narrata.
Da leggere
Scritto da ANDREAil 27 luglio 2009Un libro che riesce a fondere molto bene l'aspetto romanzesco, storico ma soprattutto filosofico. Sebbene il racconto preso singolarmente possa non risultare alla fine così "avvincente", questo testo si contraddistingue per i profondi "conflitti" davanti ai quali l'autore contrappone il lettore, conflitti di vita che almeno una volta ciascun essere umano può aver provato. Ben scritto e scorrevole, è sicuramente un buon libro da leggere e sul quale soffermarsi a riflettere.
un "must"
Scritto da MONICAil 24 aprile 2009Questo di Milan Kundera è un libro fantastico, io l'ho letto molto velocemente e l'ho trovato stupendo, di una poesia incredibile. La storia è molto dolce e reale e raccontata in maniera divina.
da vivere
Scritto da SIMONAil 12 gennaio 2009 letto in due giorni, divorato totalmente.
Come se avessi visto quelle foto della primavera di Praga.
L'insostenibile leggerezza dell'essere
Scritto da ALESSIOil 27 ottobre 2008Da quello che sentivo dire e dal bellissimo titolo mi aspettavo qualcosa di più. Però non è stato male.
Quattro in uno
Scritto da ANTONINOil 12 gennaio 2008Si può leggere come un libro di filosofia. Si puo' leggere come un romanzo storico. Si puo' leggere come letteratura erotica. Si puo' leggere come un romanzo sentimentale... ma piu' che altro è tutto questo, in una amalgama allo stesso eccitante, coinvolgente leggera come le riflessioni che suscita e suggerisce.
laFeltrinelli Libri e Musica - Parma
Scritto da il 25 agosto 2019Fare l'amore con una donna e dormire con una donna sono due passioni non solo diverse, ma quasi opposte. L'amore non si manifesta con il desiderio di fare l'amore ma col desiderio di dormire insieme
laFeltrinelli Librerie - Rimini
Scritto da Pietroil 20 settembre 2016Il piccolo miracolo che Kundera ricrea in questo libro sta proprio nella leggerezza con cui racconta momenti, sentimenti, epoche, situazioni e amori sovente insostenibili; e lo fa con ironia, come in un saggio romanzato: la storia d'amore fra i due principali protagonisti è nutrita di filosofia, intuizioni, poesia, e tuttavia pare profondamente autentica.
laFeltrinelli Libri e Musica - Trieste
Scritto da il 03 aprile 2015Milan Kundera ([Brno, 1º aprile 1929) è uno scrittore, saggista, poeta e drammaturgo ceco naturalizzato francese. (Fonte Wikipedia)
laFeltrinelli Librerie - Roma
Scritto da il 24 maggio 2013E' un romanzo sui sentimenti,ma non è un romanzo d'amore.Si potrebbe definirlo come il tentativo di descrivere le scelte affettive rivolte quasi sempre a persone sbagliate e forse per questo più coinvolgenti.
laFeltrinelli Libri e Musica - Roma
Scritto da Andreail 05 dicembre 2011Kundera riesce ad unire la filosofia al sentimento, pensieri leggeri nati dalla pesantezza e dall'intensità di emozioni violente, profonde; una miscela esplosiva di pensiero e passione impossibile da controllare. In definitiva un capolavoro che ci accompagnerà per tutta la vita con le sue riflessioni e in grado di farci vivere con profondità e maggiore consapevolezza le nostre esperienze.
laFeltrinelli Libri e Musica - Milano
Scritto da Nadiail 06 agosto 2009<p>Per incominciare a leggere Kundera, per scivolare dietro a un quadro di Chagall, per dimenticarsi e rotolare nell'oblio.</p>
Dettagli
- Listino:€ 12,00
- Editore:Adelphi
- Collana:Gli Adelphi
- Data uscita:29/05/1989
- Pagine:324
- Formato:Tascabile
- Lingua:
- Traduttori:Dierna Giuseppe (Andrea Barbato)
- EAN:9788845906862
Parole chiave laFeltrinelli:
narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945), ilibridaleggere, top100librifeltrinelli