Cattedrale

Perché ci piacciono così tanto i racconti di Carver? Cosa accade in questi racconti da renderli così speciali ed irrinunciabili? Semplice: nei racconti di Carver non succede nulla.
Carver opera l'inversione dello scrittore, così come inteso generalmente: tutti usano la vita per fare letteratura, invece Carver utilizza la letteratura per dar vita anche alle parti più inconsistenti del nostro essere. E mentre lo leggi c'è proprio la vita, così com'è.
Perché c'è qualcosa che sfugge in questi racconti, qualcosa di impalpabile, ma estremamente presente e vivo. Qualcosa che, in qualche modo straordinario, ci fa sentire meno soli.

Avevo sentito parlare di Carver da amici, da altri scrittori come Cognetti che lo citano di continuo, riferendosi a lui come uno dei maestri del genere del racconto. Ebbene lo è. Ho amato lo stile minimalista e profondamente reale, senza fronzoli, che riesce ad arrivare direttamente al cuore, con poche parole. Cattedrale, in particolare, il racconto che dà il titolo alla raccolta, è un gioiello in bellezza e verità. Se volete approcciarvi a Carver per la prima volta, questo è il libro che fa per voi.

Forse sono poco obiettiva dato che si tratta del mio autore preferito, ma credo che questa sia la raccolta di racconti più bella che io abbia mai letto.
Carver è decisamente il migliore: sa narrare scene di vita semplici (banalissime agli occhi dei più) e caricarle di così tanta poesia e al tempo stesso semplicità da lasciare il lettore a bocca aperta. Tra i racconti il mio preferito è sicuramente cattedrale, che, non a caso, da il titolo alla raccolta.
La copertina è perfetta per io contenuto: semplice e incisiva.
Un'altra cosa assolutamente degna di nota è la prefazione a cura di Francesco Piccolo: ha colto e raccontato perfettamente quella che è l'anima, o meglio, il vero progetto narrativo di Carver: la verità. Il prezzo davvero irrisorio per tanta bellezza.

Questo libro di Carver può considerarsi il manifesto dello stile e della narrativa di Carver.

La vita è narrata così com'è, senza fronzoli, senza aggiunte, senza niente di artificiale.
Carver pensava che nella vita, nella maggior parte del tempo, non ci fosse nulla di epico, nulla di topico. Eppure ciò che si evince, ciò che esplode dalle pagine, leggendo questa serie di racconti è proprio la bellezza della vita!
Perché la bellezza, ma anche la bruttezza, della vita si nasconde proprio nelle piccole cose.

Assolutamente da leggere. E se non avete mai letto Carver questo libro è il giusto punto di partenza.

La raccolta di dodici racconti di Raymond Carver rappresenta l'esempio perfetto di come mettere in subbuglio l'animo del lettore parlando di fatti quotidiani attraverso una prosa semplice e minimale. Carver ha il grande pregio di intuire più di ogni altro autore che il quotidiano e l’ordinario, come un incidente domestico, il furto di un orologio o la morte stessa, sono quanto di più familiare ci lega alla vita. Il risultato è un terremoto emotivo in chi legge.

Ho comprato questa raccolta di Carver pur non avendo mai letto niente di questo autore, ma solamente perchè consigliata dal mio scrittore preferito (Palahniuk). Che dire? Una piacevolissima scoperta. I suoi racconti sono uno spaccato, molto spesso drammatico, della vita di tutti i giorni. Dialoghi asciutti e descrizioni minimaliste. Non consigliato a chi è alla ricerca di finali a sorpresa. Molto spesso i racconti non si chiudono con un vero e proprio finale ma sono una parentesi circoscritta nella vita dei protagonisti. Mai come nel caso di Carver, possiamo dire: o si ama o si odia.

Carver non scrive storie con un inizio e una fine, ma spaccati di vita nei quali i suoi personaggi sono alle prese con i più svariati problemi, o situazioni che a volte esplodono, a volte implodono in se stesse. Si intuisce sempre qualcosa di non detto,lasciato alla fantasia del lettore.Uno stile essenziale,con lo scrittore che dà l'idea di rimanere sempre come un osservatore neutrale, imparziale.
Il racconto della torta di compleanno al bambino mi ha colpito veramente, quasi da avere gli occhi lucidi,per la sua toccante semplicità e purtroppo realissima drammaticità.