"L'educazione" è un testo che ha riscosso grande successo alla sua pubblicazione e per questo motivo, anche se un po' in ritardo, ho deciso di leggerlo. L'ho trovato coinvolgente, soprattutto nella prima metà dedita al racconto dell'infanzia di Tara, dominata dal terrore suscitato dall'imminente fine dei tempi, della quale il padre trova innumerevoli tracce nella Bibbia. La famiglia di Tara è difatti poco convenzionale: questa vive un tempo al di fuori della società, ragion per cui a Tara non è permesso frequentare la scuola e la sua "educazione" è affidata alla madre. Ciononostante, ormai alle soglie dell'adolescenza, Tara ha modo d'avvicinarsi allo studio grazie ad uno dei fratelli maggiori e ciò la porterà a provare il desiderio di conoscere. Per tale motivo intraprenderà un percorso che le permetterà di divincolarsi dal controllo della famiglia. Consiglierei a chiunque la lettura di questo romanzo autobiografico, in cui l'autrice mostra quanto possa essere arduo ma necessario, liberarsi dell'interpretazione della realtà imposta dalla propria famiglia, divenendo così realmente autonomi. E come il titolo del testo lascia chiaramente intendere, l'unico strumento per ottenere ciò è l'educazione, l'istruzione, che si può ottenere al di fuori delle mura domestiche.
Vincitore del premio Goodreads Choice Awards 2018. Memoir & Autobiography
L'intensa e appassionante storia di come l'educazione abbia salvato una ragazza. L'esperienza di un risveglio spirituale, la storia esemplare di una donna che capisce di avere la propria vita nelle sue mani.
«Quanto di noi stessi dovremmo dare a coloro che amiamo? Quanto li dobbiamo tradire per crescere?» - Hadley Freeman, Vogue
Tara, la sorella e il fratello sono nati in una famiglia di mormoni anarco-survivalisti delle montagne dell'Idaho. Non sono stati registrati all'anagrafe, non sono mai andati a scuola, non hanno mai visto un dottore. Sono cresciuti senza libri, senza sapere cosa succede all'esterno o cosa sia successo in passato. Fin da piccolissimi hanno aiutato i genitori nei loro lavori: d'estate, stufare le erbe per la madre ostetrica e guaritrice; d'inverno, lavorare nella discarica del padre, per recuperare metalli. Fino a diciassette anni Tara non ha idea di cosa sia l'Olocausto o l'attacco alle Torri gemelle. Con la sua famiglia, si prepara alla prossima fine del mondo, accumulando lattine di pesche sciroppate e dormendo con il sacco d'emergenza sempre a portata di mano. Il clima in casa è spesso pesante. Il padre è un uomo dostoevskiano, carismatico quanto folle e incosciente, fino a diventare pericoloso. Il fratello è chiaramente disturbato e diventa violento con le sorelle. La madre cerca di aiutarla ma rimane fedele alle sue credenze e alla sottomissione femminile prescritta. Poi Tara fa una scoperta: l'educazione. La possibilità di emanciparsi, di vivere una vita diversa, di diventare una persona diversa. Una rivelazione. Il racconto di una lotta per l'auto-invenzione. Una storia di feroci lealtà famigliari e del dispiacere che viene nel recidere i legami più stretti...
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L'educazione [Paperback] Westover, Tara and Rota Sperti, Silvia
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Anno edizione:2018
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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HerselfDefined 02 aprile 2022La vita di Tara Westover
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Cindy 23 febbraio 2022una bella scoperta
Una bella scoperta. La lettura è molto fluida e coinvolgente, l'ho letto in pochi giorni. L'autrice ci porta con lei nelle montagne dell'Idaho a conoscere la sua famiglia di fondamentalisti mormoni. Tara non è conosciuta dall'anagrafe, non va a scuola e passa le giornate a giocare e lavorare con i suoi fratelli nella discarica dove il padre raccoglie e rivende ferrivecchi. Però un bel giorno, suo fratello grande lascia il nucleo familiare per andare a studiare all'Università, e Tara, piano piano, inizia a sognare una vita diversa. Lo consiglio a tutti
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Olly 01 febbraio 2022L'educazione non bisogna darla per scontata.
Scoperto grazie al suggerimento di un amico, questo libro mi ha conquistata fin dalle sue prime righe. Una biografia che non tenta di nascondere gli aspetti spiacevoli di una realtà che non conosciamo perché distante (per noi italiani) e circondata da molti tabù. La scrittura è molto scorrevole e i momenti riflessivi si alternano con quelli descrittivi senza appesantire il racconto. Un libro che cattura l'attenzione del lettore pagina dopo pagina, che spinge a tifare per Tara e che offre molteplici spunti di riflessione sulla società e su come non tutto ciò che abbiamo dobbiamo darlo per scontato. Consigliatissimo.
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