Di questo. A lei e a me. Testo russo a fronte - Vladimir Majakovskij - copertina
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Letteratura: Russia
Di questo. A lei e a me. Testo russo a fronte
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Descrizione


Scritto tra la fine di dicembre del 1922 e il febbraio del 1923, durante il periodo di clausura che Majakovskij si era imposto - anche grazie all'aiuto di Lilja Brik, che evitò in quel periodo perfino di telefonargli - per riflettere a fondo su se stesso e sulla sua opera, "Di questo" rappresenta certamente uno dei culmini della poesia del grande poeta russo, tanto che egli stesso lo considerava "per me, forse, e per tutti gli altri, la cosa di maggiore e migliore elaborazione" che avesse scritto. Il tema, secondo le parole dello stesso Majakovskij, è il vivere quotidiano, "quel vivere in cui niente cambia, che si manifesta oggi come il nostro peggior nemico e che fa di noi dei filistei"; quel vivere che, organizzato secondo i valori più meschini della vita borghese, minaccia quanto c'è di più alto nella vita dell'uomo, la sua capacità di amare e di essere amato. Da questo punto di vista, "Di questo" dedicato a Lilja Brik, ma non solo a Lilja Brik: "a lei e a me" recita letteralmente la dedica, come a definire due entità tanto inseparabili quanto distinte - è anche un lungo poema d'amore, un itinerario verso la donna amata e verso il più assoluto dei sentimenti umani.

Dettagli

19 novembre 2009
160 p., Brossura
9788836811281

Valutazioni e recensioni

  • Vito Luigi Campanile

    Un’opera che – risuona ancora la mirabile interpretazione di Carmelo Bene – mostra ciò che ogni creatura umana possiede depositata sul fondo dell’animo. Majakovskij la fa emergere come se l’avessimo in volto.

Conosci l'autore

Foto di Vladimir Majakovskij

Vladimir Majakovskij

1893, Bagdadi (Georgia)

Majakovskij Vladimir Vladimirovic, poeta sovietico, si trasferì a Mosca dopo la morte del padre, nel 1906. Iscrittosi al partito bolscevico, subì tre arresti. Nella scuola di pittura, scultura e architettura di Mosca, conobbe il pittore Burljuk, che lo incoraggio alla poesia e lo mise in contatto col gruppo dei futuristi. Con i suoi atteggiamenti provocatori e la sua prepotente personalità, Majakovskij divenne presto la figura centrale del gruppo. Morì nel 1930 togliendosi la vita con un colpo di pistola al cuore. La vastissima opera lirica di Majakovskij (ricordiamo tra i titoli principali Io (1913), La nuvola in calzoni (1915), Il flauto di vertebre (1916), La guerra e l’universo (1917), 150.000.000 (1921), Amo (1922), Di questo (1923)), è ancora...

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