La linea rossa
Quando in uno sperduto villaggio della Finlandia giunge voce che soprusi e povertà stanno per finire, molti iniziano a sognare a occhi aperti. Si tratta di umili contadini, calzolai, sarte, povera gente senza istruzione, abituata a lavorare tanto e a patire ancor di più. Eppure la speranza le spinge a informarsi, talvolta perfino a imparare a leggere, a credere fermamente che il tracciare la linea rossa per eleggere i socialdemocratici potrà cambiare una volta per tutte le loro meschine esistenze. Sul limitare delle desolate foreste del Kainuu, Riikka e Topi Romppanen conducono un’esistenza irta di difficoltà e miseria, con cinque figli piccoli da sfamare, e la loro vita quotidiana è intrisa di tristezza e rancori. Come molti compaesani, anche loro si recano con fiducia alle elezioni del 1907 – le prime in assoluto in Europa in cui anche le donne hanno potuto votare –, ma l’autore ha già disseminato di sassolini questo suo disincantato romanzo: neppure la bandiera socialdemocratica ha davvero a cuore il bene della povera gente, che nuovamente sarà destinata a subire oppressioni e ancor più amare disillusioni.
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Anno edizione:2025
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