Linguaggio e comunicazione
Ogni nostra giornata, da quando ci alziamo il mattino a quando ci corichiamo la sera, può essere rappresentata come una successione ininterrotta di pratiche del linguaggio, interne alle più varie situazioni di comunicazione. È praticando il linguaggio che ciascuno di noi si costituisce come persona in senso linguisticamente proprio: come prima persona dell'enunciazione, nonché parte di una irriducibile società di persone, in considerazione del fatto che ogni nostra enunciazione è sempre rivolta ad una seconda persona. Ciò quale che sia il suo grado di presenza, quello del dialogo che intratteniamo con interlocutori in carne e ossa, o quello del monologo cui ricorriamo quando "parliamo con noi stessi" o ci rivolgiamo a interlocutori immaginari. Varia peraltro molto la società delle persone che si costituisce nel linguaggio, a seconda della situazione di comunicazione entro cui si realizza. Quale rapporto si stabilisce fra linguaggio e comunicazione quando, come nella comunicazione faccia a faccia, sono in gioco tutti i nostri sensi? Quale, quando sia in gioco soltanto il nostro udito, come nella comunicazione telefonica?
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Anno edizione:2008
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In commercio dal:27 marzo 2008
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