Live in Arklow

George Colligan non è solo uno dei grandi pianisti jazz della sua generazione, ma si è anche guadagnato fama internazionale come polistrumentista (batteria, tromba, organo, tastiere), compositore, accompagnatore, insegnante e bandleader. Vincitore del Critics Poll della rivista DownBeat Magazine, ha avuto un lungo sodalizio con la leggenda del jazz vivente Jack DeJohnette. Con oltre 130 album all’attivo come sideman, Colligan ha lavorato con una lunga lista di grandi del jazz, tra cui Buster Williams, Cassandra Wilson, Don Byron, Ravi Coltrane e molti altri. Colligan, dopo aver vissuto a New York per 15 anni, ora risiede a Portland, Oregon, dove è Professore Associato alla Portland State University. Come George descrive questa sessione speciale nelle note di copertina dell'album: «Questo album è stata una notte magica in un luogo magico con un pianoforte magico, un trio magico e un pubblico magico. A volte, gli ingredienti sono giusti e si crea la commistione perfetta. Non sempre succede, infatti, sembra persino che di questi tempi succeda raramente. Quando succede, cerco di assaporarlo. Per fortuna il nastro stava girando e l'abbiamo catturato per sempre. Questo concerto faceva parte della serie “On The Road” del Bray Jazz Festival; la sede era una chiesa metodista ad Arklow. Il pianoforte era così ben tenuto che ti sentivi come se potessi sederti sui tasti o schiacciare la mano e sarebbe comunque stato l'accordo più bello che tu avessi mai sentito. Il pubblico era stupefacente; sembrava che pendesse da ogni nostra frase. La musica è una conversazione, non solo tra i musicisti, ma anche con il pubblico. Noi suoniamo, e l'energia positiva delle persone che ci ascoltano ci fa suonare di più, e meglio. Tutto era accordato quella sera. Spero possiate sentire quella magia quando lo ascolterete».