L'autore spiega con dovizia di particolari le vicende legate al neoliberismo in Europa e nel resto del mondo, usando la lente della lotta di classe, il motore della storia delle relazioni umane, nel solco del più consolidato filone marxista. Alla base del pensiero neoliberista ci stanno dei meccanismi economico-giuridici ben precisi dettati da scelte di politica economica dei neoliberisti, emerge che il ceto politico attuale in Europa e nel resto del mondo ha sposato di fatto l'impianto neoliberista senza porsi troppe domande. Ad esempio, la cosiddetta terza via è un vero fallimento per la classe dei lavoratori. Infatti la ricercata PACE SOCIALE non è altro che un modo del capitale per freddare gli spiriti ribelli della classe operaia, abbassare i salari, rendere intollerabile l'organizzazione del lavoro incentrata su nuove forme di sfruttamento anche con l'ausilio delle nuove tecnologie. La lotta di classe continua, però questa volta viene portata avanti dai capitalisti contro i proletari. L'autore conclude con l'auspicio di riscoprire il conflitto di classe da parte dei lavoratori, dal sindacato e dai partiti politici di sinistra, poiché è solo attraverso la lotta organizzata nei luoghi di lavoro che i lavoratori hanno una chance. La rivincita potrebbe ripartire, secondo l'autore, dal Sudamerica dove ci sono nuovi leader e movimenti di sinistra radicale che stanno cercando di ribaltare le forze in campo. Una grande sfida, insomma, Riscoprire il conflitto sociale, la lotta di classe, organizzare un sindacato forte e di classe, organizzarsi in un movimento politico che dal conflitto sociale arrivi a rideterminare pesi e contrappesi, al cambio radicale della società come oggi è strutturata. In conclusione, il testo è un valido strumento di conoscenza per la ricchezza argomentativa, di scorrevole lettura nonostante i temi trattati. Il lettore rimarrà sorpreso dai molti spunti di riflessione. Da leggere assolutamente.
La lotta di classe nel XXI secolo. La nuova offensiva del capitale contro i lavoratori: il quadro mondiale del conflitto e la possibile reazione democratica
Un tour de force intellettuale, una guida per comprendere il presente.
Tutto il mondo converge verso un'unica, pericolosa traiettoria politica: la negazione del conflitto sociale. Ma sotto l'illusione dell'«interesse comune» si nasconde una sempre maggiore aggressività del capitale contro il lavoro. Si assiste così a un ribaltamento della lotta di classe: gli interessi del capitale sono divenuti interessi di «tutti», assurgendo a un rango superiore. In questo libro, Lidia Undiemi compie un'impresa notevolissima: analizza la guerra del capitale contro il lavoro in tutto il globo, dai principali Paesi europei agli Stati Uniti, dal Sud America all'Asia: una lotta «quasi vinta», che ha incoronato il neoliberismo come ideologia mondiale, ha prodotto ovunque peggiori condizioni di vita per i lavoratori, ha favorito la creazione di organi decisori internazionali svincolati da ogni legittimazione democratica. Dimostra inoltre nel dettaglio come lo sviluppo delle multinazionali favorisca l'aumento incessante delle disuguaglianze; propone concrete misure per la fine della globalizzazione neoliberista, invoca una nuova fase di conflitto di classe su un terreno pienamente democratico e la formazione di un soggetto politico finalmente all'altezza della posta in gioco.
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Anno edizione:2024
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alfio_libero 03 luglio 2022Valido contributo al dibattito
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