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E la prima volta che compro. Precisi,puntuali lo consiglio sicuramente farò nuovamente acquisti.
Incuriosito dalla quarta di copertina per la descrizione del Kosovo come "uno degli snodi più importanti per il traffico di armi, droga, organi ed esseri umani verso l'Occidente", mi sono diretto in libreria con l'intento di leggere "I LUPI NELLA NEBBIA". Superate le iniziali diffidenze, ora posso dirlo. Si tratta di un gran bel saggio, un libro d'inchiesta come pochi. In un linguaggio diretto i due autori fanno parlare testimoni e diretti interessati. Ma sono i "confidential documents" di UNMIK i preziosi protagonisti. Le testimonianze dei giovani albanesi, dei funzionari internazionali, di poliziotti locali e cittadini serbi, presentano al lettore un quadro recente molto realistico e veritiero. Per un po' anch'io, leggendo alcune parti del testo, ho ripercorso a piedi le viuzze di Pristina, immaginandomi di essere seduto in questo ristorante o quella caffetteria del centro circondato da internazionali di ogni grado, tanto chiara è la descrizione delle scene. Leggengo il libro il lettore potrà capire cosa sia successo negli anni della guerra con l'uccisione di molti civili albanesi e i drammi familiari. Con altrettanto equilibrio e forza descrittiva vengono presentate le violenze subite successivamente dai serbi e le condizioni in cui vivono all'interno delle enclaves. Non sfuggono nemmeno le violenze perpetrate, anche dopo la guerra, dai militanti dell'UCK verso i serbi e i presunti collaborazionisti albanesi, le forniture di sangue ad alcune cliniche private che operavano a Pristina o le operazioni clandestine di organi praticate alla Medicus. In mezzo ci sono loro, i funzionari Unmik di ogni grado e nazionalità che in dieci anni di controllo e supervisione sono venuti a conoscenza di tanti fatti - altrettanto documentati e protocollati - ma che per le più svariate ragioni hanno preferito non alzare il polverone, consci delle ripercussioni e delle violenze che ne sarebbero potute scaturire se si fosse indagato sui nomi dei veri manovratori, Ramush Haradinaj e l'attuale Primo Ministro Hashim Thaci. Il libro, la cui vera forza sta nelle tante foto che riproducono i documenti riservati di Unmik, smaschera e mette a nudo le responsabilità degli internazionali. Dovremo confidare nella determinazione e nel lavoro dei nuovi prosecutors di Eulex. Intanto vi lascio scoprire il resto di questo splendido libro. Libro che, sono certo, lascerà il segno.
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