Maestri e tipografi a Brescia (1471-1519). L'impresa editoriale dei Britannici fra cultura umanistica e istituzioni civili nell'occidente della Serenissima
Lo stretto legame esistente a Brescia fra tipografia e scuola nell'età dell'Umanesimo è assodato fin dai tempi del pionieristico trattato "De brixiana literatura del cardinale" Angelo Maria Querini (1739). Il lavoro dell'erudito è la base più solida del presente studio, ma ad esso si affianca anche l'abbondante letteratura prodotta nell'Otto e Novecento sulla tipografia e sulla filologia umanistiche nell'Italia settentrionale, in particolare del dominio veneto. Partendo dai dati offerti da questa serie di studi, si è ripercorso il primo cinquantennio dall'introduzione della stampa a Brescia muovendosi su due piani paralleli: quello dell'indagine archivistica di prima mano da un lato, dall'altro quello filologico e bibliografico. Il lavoro presenta così la pubblicazione di abbondante materiale documentario, in parte già noto, in parte del tutto sconosciuto, che contribuisce a tracciare l'arco di sviluppo dell'insegnamento umanistico privato e pubblico nella Brescia di fine Quattro e inizio Cinquecento nei suoi rapporti con la principale officina tipografica della città, quella dei fratelli Britannici.
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Anno edizione:2009
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