Mai dimenticare

Bisogna stare attenti a certi percorsi, sono estremamente scivolosi. E se mentre state facendo la vostra corsetta mattutina incontraste qualcuno che rovinosamente cade, le tendeste una mano per soccorrerla, ma ciò nonostante l’epilogo fosse dei più cruenti? E se da salvatore diventaste colpevole?Magistralmente scritto, una crescendo di tensione che tiene incollati capitolo dopo capitolo, per una conclusione che lascia a bocca aperta.

Leggere i libri di Bussi e' compiere un viaggio indimenticabile.

Leggere un romanzo di Bussi è provare la soddisfazione di non capire niente. Se, infatti, tutto all'inizio sembra semplice, chiaro, lineare, basta procedere un po' con la lettura per accorgersi che niente lo è. "Mai dimenticare" non fa eccezione. Descriverne l'inizio è semplice: Jamal, trentenne, aspirante atleta paralimpico, incontra una ragazza sul ciglio di una scogliera. Lei vuole suicidarsi, lui tenta di salvarla. Invano. Ma non solo: viene addirittura accusato di essere stato lui ad ucciderla. Non nascondo, da poco più di metà libro in poi, di aver esclamato quasi ad ogni capitolo "ho capito tutto!" E, ogni volta, non avevo capito niente. Ho letto i primi capitoli con calma, poi con sempre più curiosità fino ad arrivare alla fine con l'ansia di sapere. E tutte le volte che mi sono detta "ho capito tutto" mai, neanche una volta, mi ero avvicinata allo spiazzante e meraviglioso finale orchestrato dalla fantasia di Bussi.