Maledette feste

Attraverso le vicissitudini di Agata e della sua famiglia, l’autrice pone l’attenzione sul vero senso del Natale che, nel corso degli anni, si è trasformato sempre più da festività perlopiù a carattere religioso a consumismo sfrenato, corsa agli acquisti, scadenze e obblighi sociali da rispettare. Talora, anzi ormai sempre più spesso, si ha la sensazione che il vero spirito del Natale si sia dissolto. È come se tutti festeggiassimo perché si deve, come si deve necessariamente preparare un tipico menù o acquistare regali perché bisogna mettere un pacchetto sotto l’albero, quasi senza curarsi dal contenuto. Con uno stile semplice, schietto e umoristico l’autrice accompagna il lettore in un viaggio talora ricco di contraddizioni e di situazioni che, viste dall’esterno, sembrano al limite dell’assurdo, nelle quali è facile riconoscersi. Un romanzo piacevole che scorre via in un batter d’occhio. Una lettura adatta a chi ama le feste e a chi non vede l’ora che finiscano.

Una lettura piacevole per smorzare l'ansia delle feste e le aspettative spesso troppo alte. La scrittura di Isabella Pedicini mi è piaciuta molto.

L’autrice ha una prosa brillante e l’idea di dare voce anche a chi, per un motivo o per l’altro, non ama il Natale era carina. Purtroppo però in più parti ho trovato il ritmo lento e il risultato pesante: mi è sembrata una lezione dalla cattedra su che cosa sia il Natale e sui suoi aspetti simbolici e da dove nascono le relative leggende e come sono arrivate a noi. Peccato. Nel complesso però si fa leggere, solo un po’ più lentamente di quanto avessi previsto.