La mano mozza - Blaise Cendrars - copertina
La mano mozza - Blaise Cendrars - copertina
Dati e Statistiche
Salvato in 52 liste dei desideri
Letteratura: Francia
La mano mozza
Attualmente non disponibile
18,52 €
-5% 19,50 €
18,52 € 19,50 € -5%
Attualmente non disp.

Descrizione


Cronaca di episodi realmente vissuti (almeno in parte) dall'autore durante il primo conflitto mondiale, "La mano mozza" è una delle opere più straordinarie tra quelle che hanno saputo raccontare e, per certi versi, reimmaginare la Grande Guerra. Più visionario dei capolavori di Dos Passos e Hemingway, più estremo di Celine, racconta la storia di un gruppo di soldati della Legione Straniera sul fronte della Somme, sbandati fomentati da ogni barbarie, pronti a morire per una patria non loro. Tra questi sgomita lo stesso Cendrars: primo per efferatezza, primo nell'affrontare il pericolo, primo nelle bestemmie. Primo, in fondo, vero romantico. Finché il 26 settembre del 1915 una raffica di mitragliatrice gli porta via la mano destra. Pubblicato in Francia nel 1946, questo classico di culto torna oggi per il pubblico italiano in una nuova traduzione.

Dettagli

30 settembre 2014
271 p., Brossura
La main coupée
9788861924710

Valutazioni e recensioni

  • Renzo Montagnoli

    Non si conoscono i reali motivi per i quali Blaise Cendrars, pseudonimo di Frédéric-Louis Sauser, si arruolò nella Legione Straniera, corpo militare francese per lo più rifugio di gente che in tal modo voleva nascondersi. Lì ognuno diventava un perfetto sconosciuto e date le missioni non infrequentemente pericolose, anzi molto pericolose, o si diventava dei fegatacci, o si moriva. Non stupisce quindi che Cendrars abbia scritto un libro sulla sua esperienza personale nel corso del primo conflitto mondiale in cui c’è sì un’accusa alla guerra, ma che nel complesso appare blanda, come se la stessa fosse stata con i suoi orrori metabolizzata dall’autore ormai diventato appunto un fegataccio. Non si tratta, però, di uno dei tanti lavori che seguono normalmente un evento di particolare risonanza e che riportano vissuti personali, libri che, tranne rari casi, non hanno seguito in una produzione letteraria dell’estensore. Infatti Cendrars è stato particolarmente attivo come poeta e romanziere e La mano mozza non è nemmeno la sua opera più nota che resta “Ho ucciso”, sempre ambientata durante la Grande Guerra. Premetto che La mano mozza, nonostante la lunghezza, non può essere definito un vero e proprio romanzo, bensì una raccolta di racconti in cui l’autore disegna dei personaggi a volte con ilarità e altre con malinconia; sono uomini sconosciuti, compagni di avventure e di sventure che grazie alla penna dell’autore trovano una momentanea notorietà, per poi ripiombare nell’oblio, poiché questo modo di impostare la narrazione li rende ben presto superati. Personalmente non mi sono particolarmente emozionato a scorrere queste pagine anche se ogni tanto ho avvertito una certa sincerità di Cendrars, che è mia opinione si sia inventato buona parte delle vicende, ed è in questi casi che si prova una certa commozione di fronte a una tragedia umana. La lettura, però non è agevole, poiché c’è quasi un’ossessiva ricerca di uno stile ricamato che stona con certe situazioni; inoltre è sempre presente un tono di autocompiacimento che infastidisce non poco e così l’autore, che è l’io narrante, è furbo, intelligente, bravo e coraggioso, mentre tutti gli altri sono solo dei poveri fessi, messi lì solo per esaltare, a contrasto, le sue doti. Il difetto non è da poco e in breve si viene avvinti non dall’opera, ma dalla noia, senza dimenticare che ci si aspetterebbe un atteggiamento di sicura e ampia condanna della guerra, ma forse è chiedere troppo a un legionario, un uomo diventato in breve votato alla violenza. La mano mozza è stato una grande delusione, forse anche perché speravo di trovarmi di fronte a un’opera di eccelsa qualità e invece a mio giudizio si tratta di un libro solamente discreto.

Conosci l'autore

Foto di Blaise Cendrars

Blaise Cendrars

(La Chaux-de-Fonds, Svizzera, 1887 - Parigi 1961) poeta e narratore francese di origine svizzera. Condusse vita errabonda, viaggiando in tutti i continenti. Dopo alcune raccolte di versi (La leggenda dell’oro grigio e del silenzio, La légende de Novgorod, 1909; Pasqua a New York, Les Pâques à New York, 1912; La prosa del transiberiano e della piccola Giovanna di Francia, La prose du transsibérien et de la petite Jehanne de France, 1913), scrisse numerosi romanzi, spesso di carattere autobiografico, avventuroso ed esotico: L’oro, L’or, 1925; Moravagine, 1926; Le confessioni di Dan Yack, La confession de Dan Yack, 1929; La vita pericolosa, La vie dangereuse, 1938; La mano mozza, La main coupée, 1946; Bourlinguer, 1948. Lavorò anche in...

Informazioni e Contatti sulla Sicurezza dei Prodotti

Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.

Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it