Mefite, l'ultima dea madre - Carella-Cernera-Villani - copertina
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Mefite, l'ultima dea madre
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Descrizione


In contrada Rossano di Vaglio Basilicata, nel IV sec. a.C., gli Osco-lucani, provenienti dall’Umbria, costruirono un grande santuario dedicato alla Dea Mefite. Gli scavi, effettuati dal 1966 al 2007, hanno portato al ritrovamento di 59 iscrizioni in lingua osca scritte con caratteri alfabetici greci (tra la fine del IV sec. a.C.) e latini (dalla fine del II sec. al I a.C). Le iscrizioni si riferiscono a dediche pubbliche e private. Ben 14 iscrizioni si riferiscono alla Dea Mefite che è la divinità più venerata nel Santuario, ma non la sola. Ci sono, infatti, iscrizioni che riportano i nomi di Mamerte, Giove, Venere, Oina ed Ercole. A Michel Lejeune, ricercatore francese giunto a Vaglio alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso, si deve la più completa e sistematica esegesi paleografica, linguistica e storica di tutte le iscrizioni ritrovate a Vaglio.

Dettagli

15 giugno 2025
70 p., Brossura
9788831326490
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