Questa recensione è difficile, poiché da un lato si pone la questione del contenuto, ovvero la traduzione dall'originale latino di Lorini, dall'altro il problema delle politiche editoriali di Bompiani. Infatti, se la traduzione è anche pregevole ed indubbiamente utile, soprattutto agli addetti ai lavori stanchi di tradurre da sé o che non avessero abbastanza disponibilità economica per l'edizione storico-critica curata da Günter Gawlick e Lothar Kreimendahl, la scelta di Bompiani di porre un testo del genere in paperback al costo di cinquanta e passa euro è un crimine degno di una fucilazione in pieno stile Kempeitai. Non è possibile pensare di rilegare a colla e sputo un testo del genere, né per una questione di costo (ribadisco: cinquanta euro), né per una questione di dignità della traduzione stessa, integrale, completa ed attenta agli sviluppi della letteratura critica sul tema. Conseguentemente da tutto ciò, la mia recensione non può essere che da tre stelle, poiché debbo mediare tra una traduzione più che dignitosa ed un momento di delirante schizofrenia dell'editore. Un grande peccato vedere così svalutato sia il lavoro di Lorini, sia il testo di Baumgarten.
Metafisica. Testo latino a fronte
La presente traduzione risponde a un bisogno che negli studi italiani sul Settecento tedesco si è fatta vieppiù pressante negli ultimi anni, soprattutto dopo la pubblicazione di tre autorevoli traduzioni: in lingua tedesca, inglese e francese.
Rimasta per molti anni all'ombra della più nota Aesthetica, che sancisce di fatto la nascita della disciplina filosofica omonima, la Metaphysica di A.G. Baumgarten rappresenta il trattato fondamentale, da cui non solo la sua riflessione estetica, ma anche quella logica e morale sorgono come gemme sui rami della pianta madre. Con quest'opera il suo autore si inscrive in modo del tutto originale nell'alveo dell'illuminismo tedesco, egemonizzato dalla figura di C. Wolff e dalla sua scuola e dal dibattito fra razionalismo e pietismo. Pur essendo senza dubbio interprete della tradizione illuminista, Baumgarten può tuttavia essere ricondotto solo in parte al wolffismo, soprattutto per quanto concerne temi centrali come, ad esempio, la dottrina della monadologia e quella dell'armonia prestabilita. Su questi argomenti egli si presenta piuttosto, e non senza qualche problema interpretativo, come un leibniziano di stretta osservanza e, in questo senso, la sua distanza da Wolff contribuisce indirettamente a ridimensionare l'immagine, a lungo diffusa, di un Wolff mero sistematizzatore delle teorie leibniziane. La Metaphysica gioca inoltre un ruolo centrale nello studio delle fonti kantiane, dato che proprio su questo trattato Kant ha condotto le lezioni di metafisica e di antropologia per la maggior parte della sua lunga carriera di docente presso l'Università Albertina di Königsberg.
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Anno edizione:2024
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KantHandle 27 luglio 2024Pregevole traduzione, catastrofica politica editoriale
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