I Might Die Before I Get a Rifle

Testi di Gunilla Knape e Hélène Chouteau-Matikian. Fotografia a colori e in bianco e nero di Walid Raad. Biografia

The Hasselblad Foundation International Award in Photo graphy is recognized as one of the most important prizes for photography in the world today. Lebanese/American artist Walid Raad has been selected as the 31st winner of the Hasselblad Foundation International Award in Photography. The award was presented to Raad in New York on 8 March 2011. Each year an exhibition of works by the award winner opens at the Hasselblad Center in Gothenburg and a book is released. Walid Raad is one of the most original and singular practitioners using photography today. His project "The Atlas Group", in which Raad generated original ideas about the relationships between documentary photography, archive and history, has been widely acclaimed. In order to document and investigate Lebanon's contemporary history, Raad has developed innovative methods of approaching war imagery and exploring political and social conflict. Raad's work allows us to question the traditional iconography of war photography and speculate on visuality, memory and violence.

Il Premio Hasselblad viene assegnato a "un fotografo riconosciuto per i risultati più importanti". L'artista libanese/americano Walid Raad è stato selezionato come 31° vincitore del Premio Internazionale della Fondazione Hasselblad per la Fotografia. Il premio è stato presentato a Raad a New York l'8 marzo 2011. Ogni anno una mostra di opere del vincitore del premio si apre presso l'Hasselblad Center di Göteborg e viene pubblicato un libro. Walid Raad è uno dei professionisti più originali e singolari che usano la fotografia oggi. Il suo progetto "The Atlas Group", in cui Raad ha generato idee originali sulle relazioni tra fotografia documentaria, archivio e storia, è stato ampiamente acclamato. Per documentare e indagare la storia contemporanea del Libano, Raad ha sviluppato metodi innovativi per avvicinarsi alle immagini di guerra ed esplorare il conflitto politico e sociale. Il lavoro di Raad ci permette di mettere in discussione l'iconografia tradizionale della fotografia di guerra e di speculare su visualità, memoria e violenza.