Milano. Era così - Carlo Linati,Emilio De Marchi,Cesare Cantù - copertina
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Letteratura: Italia
Milano. Era così
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1 gennaio 2000
64 p., ill.
9788888174037

Conosci l'autore

Foto di Carlo Linati

Carlo Linati

(Como 1878 - Rebbio, Como, 1949) scrittore italiano. Dopo una fugace esperienza futurista, mediata dall’amicizia con G.P. Lucini e dalla collaborazione alla rivista «Poesia», si formò nell’ambiente della «Voce» e della «Ronda». A contatto con queste poetiche precisò la sua fisionomia di prosatore d’arte, portando però nel «saggio» e nel «frammento» (Porto Venere, 1910; I doni della terra, 1915; Nuvole e paesi, 1919; Sulle orme di Renzo, 1919; Passeggiate lariane, 1939) un gusto tutto personale di «paesaggista lombardo», incline a un impressionismo arguto e terso. Si cimentò anche nel romanzo, con opere di debole struttura (Barbogeria, 1917; Due, 1928; Cantalupa, 1935). Intensa e coraggiosa (in anni di «autarchia» culturale) la sua attività di traduttore di Lawrence, Yeats, Synge, Joyce.

Foto di Emilio De Marchi

Emilio De Marchi

(Milano 1851-1901) scrittore italiano. Si laureò in lettere all’Accademia scientifico-letteraria, dove fu poi segretario e professore di stilistica. Ebbe incarichi nell’amministrazione cittadina, in campo assistenziale e filantropico. Nel 1898 fondò e in gran parte redasse una collana di volumetti di educazione popolare, La buona parola. L’attività letteraria di De M. ebbe inizio nel clima della scapigliatura, evidente nel primo, fantasioso romanzo, Due anime in un corpo (1878). Successivamente egli si volse a rappresentare, secondo i modi del realismo, in una prosa dimessa e cordiale, le modeste vicende e gli affanni quotidiani del nuovo ceto che l’unità d’Italia aveva portato alla ribalta: la piccola borghesia cittadina, impiegati, trafficanti, commessi. Capolavoro di De M. è considerato...

Foto di Cesare Cantù

Cesare Cantù

(Brivio, Como, 1804 - Milano 1895) scrittore italiano. Letterato di gusto romantico, nutrì idee antiaustriache, che gli costarono il carcere nel 1833-34. Di tendenze politiche neoguelfe, favorevole a un sistema di autonomie locali, dopo il 1848 mutò le sue concezioni in senso aspramente antiliberale e filoclericale. Insegnante, deputato (dal 1861 al 1867), sovrintendente all’Archivio di stato milanese, presidente della Società storica lombarda (1874) e fondatore dell’«Archivio storico lombardo», ha lasciato un numero imponente di opere. Tra quelle di carattere letterario ricordiamo: il romanzo storico-patetico Margherita Pusterla (1838), che lo rese famoso e fu tradotto in più lingue, e le Novelle brianzole (1883); tra quelle di carattere erudito: La Lombardia nel sec. XVII (1854), Storia...

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