Il mio nome è Jimi Hendrix
Mezzaluna (RA), terra di frontiera, dicembre 1969. Un gruppo di adolescenti si congela sulle panchine del "paese più infelice del mondo". Li guida Toni Rinaldi detto Jimi Hendrix, un ragazzo che imita il grande chitarrista anche nell'aspetto fisico: capelli ricci a corolla, abiti psichedelici, colori, creatività. Nella prima parte del romanzo seguiamo i nostri eroi durante un fine settimana come tanti: in una discoteca della bassa ferrarese, in una mitica balera di Rimini, dove i sogni di stile di Jimi e compagni sembrano pienamente realizzati. Conosciamo i personaggi, il padre di Jimi, la madre, la leggendaria nonna Uccia, il "fratello mostro". Nella seconda parte i "ragazzi gypsy" ricevono una interessante proposta: un gruppo di coetanei di orientamento marxista-leninista li invita a trascorrere il capodanno in una grande casa di legno in Val Gardena. Dall'incontro tra le due sottoculture, complicato dall'apparizione di un collettivo di femministe dalla "bellezza quasi insostenibile", se ne vedono delle belle.
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Anno edizione:2014
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