La morte d'argento

L'incontro con questo libro è stato del tutto casuale, l'ho trovato tra gli scaffali di un negozio durante le vacanze estive, e reduce da una scorpacciata della saga delle Meyer ho deciso di proseguire con la lettura di questo romanzo. La mole del libro (oltre 500 pagine) prometteva bene, speravo fosse uno di quei libri che avendo così tante pagine avrebbe saziato la mia fame di vampiri del momento, e in effetti è stato così e non solo! Questo libro mi ha veramente sorpesa in positivo anche perchè sinceramente all'inizio ero un po' spaventata da questa "profezia" temevo fosse un romanzo un po' alla Harry Potter oltre che alla Twilight, qualcosa di già visto insomma, invece non è stato per nulla così. La prima parte del romanzo è godibilissima, molto tranquilla e rilassante oltre che interessante proprio, poi via via c'è un crescendo di azioni che mi ha fatto divorare il libro in 4 giorni! E' un bel romanzo che mi ha lasciata soddisfatta quando ho finito di leggerlo! Non l'ho trovata una semplice storia superficiale, i personaggi sono ben descritti, ricchi di particolari ma si vede non buttati lì per riempire tutte quelle pagine, (cosa che ho notato in altri libri e che mi ha infastidita) no, il lettore ha proprio tutto il tempo del romanzo per scoprirli e appassionarcisi! Bello!!!

Non riesco ancora a capacitarmi dell'ingenuità o della presunzione che alcune persone hanno a considerarsi scrittori. Questo non è un libro, ma un raccontino all'acqua di rose, puerile ed insulso, nato sulla scia di Twilight e dalla immaginazione infantile che ha cercato invano di rielaborarne i contenuti in chiave paesana italiana, con uno stile da studentessa delle medie. Indegno di stare nella mia libreria vampirica!!!