Morti effimere

Enrico e Salvatore Carta sono due fratelli rimasti orfani in giovane età e cresciuti in maniera molto diversa. Più per caso che per scelta, Salvatore entra in polizia, dove ricorre senza remore alla corruzione e all’abuso di potere per soddisfare le sue dipendenze. Dopo essere rimasto ferito in un’imboscata, lascia il distintivo per vivere della pensione. Enrico, insegnante di religione insoddisfatto, dà una svolta alla sua vita aprendo un’agenzia investigativa, la Orpheus, che ha una specializzazione alquanto singolare: ritrovare le persone scomparse e date per morte, che familiari e amici cercano senza tregua. Salvatore accetta di diventarne socio. Un giorno, un cliente si rivolge all’agenzia perché ha ricevuto una lettera scritta a mano dalla sorella, dove lei lo invita a un incontro davanti alla tomba del loro padre. Ma c’è un particolare inquietante: la sorella è stata assassinata sette anni prima da un serial killer. Com’è possibile? Il cliente, tormentato dai sensi di colpa per non aver protetto la sorella, è convinto che sia ancora viva e abbia bisogno di lui.