Na-Reul

Okkyung Lee è una delle principali esponenti dell'arte del violoncello attuale. Ritornata in Corea nei primi mesi di pandemia per assistere il padre morente, e in seguito impossibilitata a rientrare negli Stati Uniti, la musicista colta dall'improvvisa e prolungata mancanza del proprio strumento, si è vista costretta ad un lungo e frustrante periodo di distacco dalla musica. Questo album rappresenta infatti il primo frutto prodotto dopo tale esperienza. Sembra quasi impossibile descrivere la profonda amalgama di legno, corde, voce e magia che la musicista è riuscita a integrare in maniera quasi alchemica in questa incisione, in sintesi, un album stupefacente!