Nel fuoco

Finalmente, dopo la pessima trilogia di Helen, si torna ad avere un'avventura degna di nota, con un racconto apocrifo di Sherlock Holmes come ciliegina.

Dopo alcuni capitoli a mio parere non proprio eccezionali, anche se comunque godibilissimi, con questo romanzo gli autori tornano agli antichi fasti. La protagonista principale del romanzo è Corrie Swanson, Pendergast ha quasi il ruolo di aiutante-assistente; questo è forse l'unico difetto di una storia veramente intelligente, un parallelo tra un'esperienza di Conan Doyle e gli eventi attuali, di cui si comprende il senso solo alla fine. Ottimo thriller, anche per i non appassionati della saga, che assorbe dalla prima all’ultima pagina.

Douglas Preston e Lincoln Child, ancora una volta, sanno creare una serie di universi paralleli in cui le vicende dei protagonisti si sviluppano apparentemente slegate, ma in realtà strettamente intrecciate tra loro. La storia è molto avvincente; inoltre, Pendergast non è più l'uomo di acciaio di una volta, anzi ha cambiato radicalmente il suo modo di comportarsi con le persone che gli sono vicine. Un libro che consiglio vivamente, ma se volete veramente conoscere meglio Pendergast e tutti i personaggi che hanno caratterizzato la sua vita, bisogna iniziare dall'inizio e cioè da Relic. In definitiva, i soliti, ottimi, Preston & Child. Consigliato ai fan, mentre i lettori occasionali dovrebbero partire preferibilmente con i primi lavori della coppia di autori.