«Timo ci consente di osservare dall'interno il mondo dell'estrema destra, un mondo che lui accoglie seppur con qualche dubbio. La sua battaglia per riuscire ad affermare la propria personalità rende questa biografia importantissima per i lettori.» - Stefan Saß, assistente sociale per l'abbandono dell'estrema destra
"Eravamo inseparabili. Ci univa la convinzione di appartenere alla razza superiore. le nostre canzoni, i nostri discorsi, il nostro addestramento non riguardavano altro. Pensavamo e agivamo con quest'unico scopo. In segreto ci addestravamo alla guerra e all'uso delle armi, per il caso in cui fosse giunta la fatidica «ora X», nella quale avremmo potuto liberare il popolo tedesco da ciò che noi consideravamo «escrementi». Insieme abbiamo preso parte a dei campi di addestramento, abbiamo inneggiato alla vittoria, siamo fuggiti di fronte alle cariche della polizia. Eravamo camerati, proprio come nei testi dei nostri gruppi rock preferiti. Perché, alla fine, di questo si trattava: di cameratismo, fedeltà e appartenenza. Sempre e comunque. Ora posso dirlo: tutte idiozie."
Timo è stato neonazista. Non aveva mai mostrato alcun interesse politico, eppure ad appena quattordici anni si ritrova protagonista nel violento ambiente dell'estrema destra. Ha le orecchie piene del rock di destra, un urlo che invita a essere forti, coraggiosi, a restare uniti. Uniti in un gruppo potente e mai più soli. Timo vuol fare carriera all'interno di questo gruppo, emanciparsi dal provincialismo degli skinhead e raggiungere la vetta - anche se personalmente non ha niente contro gli ebrei e non si trova a suo agio nelle celebrazioni retoriche condite di balli popolari ed esercitazioni di guerra. Quello che gli interessa è trovare un ambiente che sostituisca la famiglia, che gli offra sostegno e protezione. Ma quando le forze dell'ordine lo prendono di mira, inizia a chiedersi se sia davvero quella la strada giusta da percorrere. Età di lettura: da 13 anni.
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