Questo romanzo potrebbe rappresentare solo l'ennesima variazione su un tema ricorrente ed invece l'autore - Victor del Arbol aggiunge una prospettiva tipica del pensiero laterale, un'analisi da punti di vista diversi e divergenti. In qualche modo il contenuto rimanda a Javier Cercas e alle violenze di ogni tipo che il potere autoritario si concede, persino nell'ambito della pedofilia. La trama mette a confronto un ispettore malato terminale - Julian Leal - e il killer sicario che tortura e uccide tutti coloro che potrebbero testimoniare contro il potere (il Magistrato) facendo cadere la responsabilità sul primo. Le prime quattro parti (su cinque) approfondiscono i rapporti tra i vari personaggi con le ombre fosche di un dramma noir, su binari non particolarmente innovativi. La quinta parte rappresenta un vero e proprio salto in avanti (e di lato). I personaggi hanno tutti qualche segreto e, soprattutto, qualche trauma nel loro passato. I salti temporali nell'arco 1975 - 2005 sono frequenti ma funzionali a comprendere come la coscienza, il ricordo e il rancore si costruiscano nel tempo, non in modo lineare ma contorto e devastante. Belle le figure femminili, intense e appassionate. Ottima l'idea di non dare un nome al sicario e al Magistrato ma di farli diventare protagonisti con la voce ed i comportamenti (molto rilevante il ruolo del sicario nella narrazione in prima persona). Tutti trasgrediscono le regole, ciascuno nel proprio contesto. Il passato non perdona e il crimine della violenza sessuale sui bambini urla vendetta. Non entro nei dettagli della trama perché è proprio nella modalità narrativa dei fatti, nella progressiva scoperta dei misfatti, nel tentativo di trovare una via d'uscita plausibile e nel senso di un minimo di giustizia che si sostanzia il carattere distintivo di questo interessante romanzo.
Nessuno su questa terra
Un noir intenso che si muove su più livelli, narrato anche dal punto di vista dell’assassino, sorretto da una lingua elegante e da uno sguardo coraggioso sulle vertigini dell’animo umano.
Quando scopre di essere malato, l’ispettore Julián torna nel suo villaggio in Galizia dopo trent’anni di assenza per ritrovare gli amici d’infanzia, ragazzi selvaggi guidati dal motto “noi contro tutti”. È stato appena sospeso dal servizio in polizia per aver aggredito brutalmente un illustre uomo d’affari, un’azione su cui non ha voluto dare alcuna spiegazione. Ma il ritrovarsi tra vecchi amici non ottiene i risultati sperati e il ritorno a Barcellona di Julián inizia a coincidere con una serie di morti nelle quali, in un modo o nell’altro, lui sembra implicato. Quando persino la fedele amica e collega poliziotta Virginia inizia a dubitare di lui, l’uomo si ritrova in una sorta di terra di nessuno, e il lettore resta solo di fronte a interrogativi fatali: Julián è davvero l’irreprensibile poliziotto che tutti credono? E chi è il killer che semina cadaveri al suo passaggio?
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Anno edizione:2024
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MaRIOFREDOO 04 agosto 2024UNA PROSPETTIVA LATERALE
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