Non mi sposo sennò dimagrisco

Il romanzo narra la storia di Carlo, un fratello con handicap psichico, e della sorella, Marisa, “nata per lui” in quanto i genitori l'hanno concepita molti anni dopo la nascita del primogenito nella speranza che lo avrebbe accudito quando loro non sarebbero più stati in grado di farlo. Le vite dei due fratelli a tratti scorrono parallele, a tratti si allontanano per poi rimanere vicine dopo la morte dei genitori fino ai giorni nostri in cui vengono travolte dallo tsunami-Covid, mentre Carlo è ospite di una casa di riposo. Il racconto si dipana tra il 1940 e il 2022, dunque tra anni che sono il simbolo di due poli decisamente destabilizzanti: la Seconda guerra mondiale e la pandemia. La storia evoca, tra gli altri, ricordi di Milano con le sue vie che ospitavano le case di tolleranza nel quartiere di Brera; la presenza di una ditta inquietante nel quartiere periferico di Dergano; lo sviluppo urbanistico al Gallaratese, estremo confine della città al tempo del boom economico; le vacanze al mare in Liguria. Su tutto c'è l'ottimismo, la resilienza dei due fratelli nell'affrontare, ognuno a modo proprio, le vicende della vita.