Non ti lascerà andare

Non ti lascerà andare "Due famiglie si riuniscono in un castello sperduto tra i monti per trascorrere qualche giorno di vacanza. Il luogo, eredità del defunto Carlo Morandi, sembra uscito da una cartolina, ma dietro l'apparenza di normalità si nasconde una storia mai raccontata fino in fondo. Dieci anni prima, Isabella, la prima moglie di Marco, è caduta dalla torre nord in circostanze mai chiarite. Ufficialmente, un suicidio. In realtà, un mistero che il castello ha custodito come un segreto vivo." Quando un’innocente seduta spiritica risveglia qualcosa di molto più antico — un rito medievale, una maledizione mai spezzata — i confini tra sogno e veglia, tra memoria e possessione, cominciano a dissolversi. Sofia, appassionata di fotografia, e Andrea, studente di architettura, si trovano al centro di un meccanismo che non hanno scelto, ma che solo loro possono fermare. Perché a Roccalba non si viene semplicemente a stare: si viene chiamati. Scritto con un linguaggio misurato, privo di artifici, ma carico di tensione sensoriale e psicologica, il romanzo costruisce un horror non fondato sull’orrore esplicito, ma sulla verosimiglianza del terrore: il freddo che non viene dal clima, il silenzio che non è assenza di suono, gli oggetti che si muovono quando nessuno guarda. Ambientato in un’Italia reale — tra Milano, i borghi appenninici e le architetture dimenticate — il racconto unisce il realismo emotivo dei rapporti familiari alla minaccia strisciante di un male antico che si nutre non di sangue, ma di silenzio. Perché a volte, ciò che non si dice è ciò che ti trascina giù.