Northbound

Tra le infinite possibilità espressive di un quartetto Jazz composto da pianoforte, contrabbasso, batteria e sassofono, quella che CAM JAZZ ci fa scoprire con Northbound appare di certo tra le più affascinanti. Tuomo Uusitalo al pianoforte, Myles Sloniker al basso, Olavi Louhivuori alla batteria, Seamus Blake al sax portano il linguaggio del Jazz su un piano nuovo, sorprendente, etereo, eppure anche corporeo, terrestre.
Due finnici, un americano ed un inglese, giovani talenti già pluripremiati, vanno alla ricerca costante di atmosfere introspettive, curando le dissonanze in modo tale da creare un’armonia parallela: nessuno stridore, piuttosto una bellezza nuova, fatta di dialoghi liberi ma di un imprescindibile ed efficace rigore estetico, frutto di un continuo e fruttuoso bilanciamento. Laddove un brano sia più semplice di altri, per voicing, o tema melodico, sarà il ritmo ad essere mirabilmente disgregato, come in Song for Mr. Moorhead. Ad una ricchezza armonica quasi ridondante corrisponde una resa soffice, impalpabile, come in Quietus che ti trasporta in un mondo sonoro “altro”.