Salií in auto come ogni mattina, pronto per affrontare l'ennesima e monotona giornata universitaria. Metodicamente accesi la radio per cercare di ottenere una dose salvifica di entusiasmo per contrastare il tetro umore mattutino, ed è proprio qui, in questo momento che la giornata mutò : dalle casse fuoriusciva una melodia che non avevo mai sentito prima, ma che allo stesso tempo sentivo come mia, come se mi appartenesse da sempre. A quel punto tutto fu automatico: con la mano sinistra controllavo il volante, e con la destra frugavo nelle mie tasche per cercare il mio cellulare. Era una lotta contro il tempo e contro la musica che continuava a fluire via,mentre Shazam cercava di individuare il titolo di questa dolce melodia, ed io invece ero impegnato ad evitare di schiantarmi contro le auto che mi accompagnavano nel mio tragitto. Il resto lo racconta questa foto, il resto lo raccontate voi attraverso le vostre poesie in musica, il resto lo racconto io, che da quel giorno in macchina, da quella canzone di cui non conoscevo il titolo, non ho più smesso di perdermi nelle vostre melodie, nei vostri ritornelli, nella vostra Arte.
