Occhi di smeraldo

In zona Porta Romana, a Milano, c’è una libreria. Non si tratta di una libreria qualunque, dove i libri vengono accatastati in ordine alfabetico come fossero comuni prodotti industriali e il personale è spesso distratto e poco innamorato della lettura. Stiamo parlando di una libreria tradizionale e storica. Una di quelle che resiste con tenacia alla crisi e alle mode, e che ha l’audacia di proporre anche libri di scrittori esordienti che pubblicano con editori indipendenti e appassionati. In questa libreria vi lavora Giancarlo Benzoni, il mio libraio di fiducia. In realtà Giancarlo è molto più di un libraio: è un poeta. Non fatevi ingannare dalle apparenze, dietro quei baffoni da motociclista si cela un uomo straordinario, che ha il dono raro di riuscire a guardare la quotidianità con occhi carichi di meraviglia, e come un eterno fanciullo non ha la pretesa di giudicare ciò che scorge tra le pieghe della vita ma ama spingersi oltre attraversando il terreno affascinante e insidioso del disincanto, con fiducia e amore. Giancarlo vive di passioni e le sue poesie sono viaggi onirici a occhi aperti nei quali ci consente di familiarizzare con la sua sensibilità multiforme. È uno dei pochi momenti nei quali si concede e va vissuto con garbo, perché come tutte le persone sensibili, è timido e riservato. Per assaporare meglio la fragranza delle sue metafore, consiglio di leggere le sue liriche avvolti dal silenzio notturno o immersi nella natura.