Se cercate un libro da leggere tutto ad un fiato e che vi tenga compagnia sotto l'ombrellone quest'estate, ecco quello giusto per voi! ? Il libro inizia con la scomparsa di un ragazzo, Edoardo, in un'isola greca. Il tutto viene raccontato dai diversi punti di vista di chi partecipa alla storia, partendo dal punto di vista della sua fidanzata, Kyra. Kyra ci racconta ciò che conosce, ci rende partecipi delle riflessioni sulla sua vita e sulla sua relazione, di flashback che ci danno piccoli scorci della natura della loro relazione e dei loro caratteri. Tramite queste riflessioni, infatti, Kyra ci mostra la sua dipendeza nei confronti di Edoardo, il suo essere succube all'interno del loro rapporto, e ci fa capire anche il perché lei non riesca a uscirne, il come lei non riesca a vedere la sua individualità, le sue paure. La narrazione di Kyra ci fornisce un punto di vista interno a quella che mi permetto di definire una relazione malata, quello che difficilmente viene capito e compreso se non vissuto in prima persona, pieno di manipolazioni e violenze psicologiche, e ci da anche un punto di vista su ciò che c'è dopo la perdita di una persona di una così doppia natura, la mancanza, la non-accettazione, la rabbia, e soprattutto il tentativo di rinascita, la ricerca di un nuovo inizio, di una nuova alba. Alla narrazione di Kyra seguono i punti di vista di altri due personaggi fondamentali nella storia, che ci forniscono la risposta a tutte le domande rimaste sospese fino a quel momento. Se all'inizio il libro risulta un po' lento, poiché pieno delle riflessioni di Kyra, a circa un quarto del libro tutto diventa molto veloce, e non si può far altro che rimanere incollati alle pagine. I colpi di scena tengono l'attenzione sempre attiva, e il finale ci porta delle rivelazioni a parer mio completamente inaspettate. Il libro mi è piaciuto molto e mi ha presa davvero tanto, poiché pieno di riflessioni e temi importanti, tutti trattati molto delicatamente. Ve lo consiglio davvero tanto!
