L'opera struggente di un formidabile genio

Una scrittura geniale, una storia dura di superamento di dolori grandi. La scoperta della libertà e di come anche i momenti più neri possono essere rielaborati. Una introspezione continua tra realtà e desiderio.

Mi è stato consigliato da uno dei miei scrittori preferiti: David Foster Wallace. Stimava questo libro, lo riteneva una lettura necessaria. Leggendo, ho capito perché. È l'immersione in apnea nella vita di due fratelli rimasti orfani (un ragazzo poco sopra i vent'anni e un preadolescente) che si ritrovano a correre a perdifiato in mezzo a una vita incasinata. Unica regola, imprescindibile: non separarsi mai. Tra le baie californiane e il freddo di Chicago, brillano sentimenti puri: la tenerezza, l'ironia, la disperazione mai esibita, la voglia di non mollare, di stringersi, di partecipare al carnevale dell'esistenza in modo dignitoso e vitale allo stesso tempo. Attuale e graffiante. Struggente, come suggerisce il titolo.

Se fosse possibile dare più di cinque stelle per lo stile della scrittura, lo farei assolutamente. Dave Eggers spinge il lettore nella realtà della scrittura, per poi ritirarlo indietro dichiarandone la finzione. La storia è potenzialmente un dramma, ma il tutto viene raccontato con spensieratezza, in maniera quasi comica ed un po' grottesca. La gravità della situazione famigliare qui descritta quasi non emerge dalle parole dello scrittore. Una storia stupenda, quasi incredibile, che narra la forza di un giovane che è dovuto diventare adulto fin troppo in fretta.