Ho trovato la lettura di questo libro molto delicata. Affronta il tema del rientro in patria (e al suo passato) dopo tanti anni da parte di una donna con tutte le implicazioni che vi sono in un paese come l'Iran in maniera semplice e poetica. Proprio la poesia ha un ruolo centrale nella cultura e nel vivere iraniano.
Per tutta la vita, Sara non ha tatto che fuggire: dalla sua infanzia, dal suo paese, da suo padre. È arrivata persine a cambiarsi il nome. Sara. Due sillabe facili per cancellare i suoni dissonanti di Afsaneh. Ha giocato a essere qualcun altro, per integrarsi ed essere accettata. Ma a forza di conformarsi, un giorno ha compreso che non sapeva più chi era. Per questo, dopo 27 anni, decide di tornare in Iran. Il mondo cosmopolita della sua infanzia non c'è più. Ora sull'aereo della Iranair l'altoparlante esordisce con "nel nome di Dio clemente e misericordioso" e su ogni sedile una bussola indica la direzione della Mecca. Ma poi, quello che Sara trova, è un mondo schizofrenico, che in superficie si adegua ai precetti fondamentalisti, ma sotto li trasgredisce tutti. I giovani fanno feste, bevono, guardano film proibiti, si raccontano barzellette sul presidente, e le donne sotto il velo indossano minigonne e abiti attillati, si truccano, criticano e resistono. Anche se i rischi non mancano, e può succedere che a una ragazza sorpresa a una festa durante un'irruzione di polizia venga inflitta una pena di 70 frustate e l'umiliazione del controllo dell'imene. Straniera nel suo paese, Sara cerca di decifrare l'Iran, e intanto va alla ricerca del suo passato.
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Anno edizione:2009
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Antoguess 04 gennaio 2024Delicato e poetico
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StefaniaS 19 luglio 2022Tornare e perdersi
Partire per darsi una possibilità, la speranza di una vita migliore; tornare per ritrovarsi. Ma gli anni passano e anche in luoghi dove superficialmente nulla cambia, il tempo lascia il suo segno e ci si ritrova stranieri a casa propria.
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barbara di mezza 24 ottobre 2018
La narrazione sebbene riesca a coinvolgere i lettori grazie a dettagli inaspettati, risulta un po' piatta. La protagonista si ritrova in una realtà che ormai non le appartiene più e disorientata e confusa cerca di districarsi al meglio in questo viaggio nel suo passato. Dopo 27 anni di assenza, Sara torna in Iran, rivede suo padre per la prima volta e si sforza di capire quello che accade tutto intorno a lei. Il paese è davvero cambiato o si tratta solo di un illusione? Questo romanzo è una lettura leggera e veloce per chi comunque non rinuncia a dei contenuti profondi e attuali al fine di conoscere meglio il mondo che ci circonda.
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