Panza e prisenza. La prima indagine della commissaria Marò Pajno

Si legge velocemente, scorre anche se ci sono tanti termini in siciliano (con glossario alla fine del libro). Personaggi poco approfonditi. Ricorda molto la serie della Cassar Scalia che - a mio avviso - e' di gran lunga superiore sia come scrittura sia come trama sia come caratterizzazione dei personaggi. Qui ci sono anche delle ricette, purtroppo assolutamente inutili perche' mancano le quantita'. Insomma piacevole ma gia dimenticato e non comprero' gli altri.

Davvero carino, scorre una meraviglia e fa sorridere parecchio. Si assapora la Sicilia, nei modi di fare e soprattutto di esprimersi dei personaggi. Proprio carino e delicato stavolta, molto più godibile a mio parere de "Il conto delle minne", che aveva una "piccantezza" che invadeva e pregiudicava in qualche modo il racconto.