Stranamente un libro piacevolissimo ed interessante sul quale non è stato fatto nessun battage pubblicitario!! Tutta la vicenda narrata non solo è sottesa da un umorismo molto sottile e in certi punti graffiante , ma anche il cambiare continuamente le articolazioni del testo che va dal diario, all’ indagine, lettere intercettate e al racconto vero e proprio tiene sempre l’attenzione del lettore vigile. Tanto che il finale ti arriva come fosse la conclusione di un giallo!! Anche la descrizione di alcune atmosfere o particolari paesaggi hanno una leggerezza notevole. Bello poi il discorso sulla “fede”!!!Ammetto di essermi divertita!!
Il dottor Alfred Jones è un tranquillo biologo che lavora per l'ente inglese di tutela della pesca ed è tiranneggiato da un'odiosa moglie in carriera. Quando uno sceicco ricchissimo e visionario decide di introdurre la pesca al salmone (torrente compreso) tra le aride montagne dello Yemen, Fred viene trascinato controvoglia nell'impresa. Ma poi, a sorpresa, conosce e si innamora della dolce emissaria dello sceicco, e si convince che il salmone in Medio Oriente renderà il mondo un posto migliore. Tra guardapesca scozzesi, kamikaze pasticcioni, politici senza scrupoli e un Primo ministro vanesio, il Progetto Salmone arriva all'inaugurazione nello Yemen, dove si scatena l'apocalisse. Si ride fino alle lacrime, ma non solo. Si riflette sui rapporti tra Occidente e Islam, e sulla follia positiva dei sogni.
Venditore:
Informazioni:
La condizione del libro � buona, � perfettamente leggibile, potrebbe avere rade annotazioni e sottolineature a matita, qualche rada fioriture e i segni di un fisiologico invecchiamento.La copertina del libro � sciupata, potrebbe essere macchiata e scolorita, il dorso potrebbe essere stanco e la legatura lenta. **Per foto ed ulteriori informazioni contattateci** 9788817015974 Buono (Good) .
Immagini:

-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2007
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
-
Vincitore nel 2007 del Bollinger Everyman Wodehouse Prize for Comic Fiction, e grande successo in UK, Pesca al salmone nello Yemen non si è rivelato ciò che mi aspettavo. Probabilmente sono stata ingannata dal titolo - l’unico vero momento di satira di un libro che non mi ha fatto sorridere per la sottile ironia o il gusto del paradosso tipici del genere comico britannico nella tradizione di Wodehouse e dell’impronunciabile Waugh. Un genere senza dubbio poco affine ai palati italiani, ma pur sempre godibile, soprattutto per i cultori della letteratura anglosassone. Pesca al salmone nello Yemen invece non ha nulla a che vedere con questi due grandi maestri a cui Torday potrebbe essersi ispirato: penso soprattutto a Waugh e al suo favoloso Scoop, spassoso e ancora attuale monito su quanto possa essere malriposta la nostra incondizionata fiducia nei meriti del giornalismo anglosassone. Sbadigli, quindi, invece di risate sotto i baffi. Come già detto, l’idea centrale è già tutta nel paradosso del titolo. Salmoni (vivi) e Yemen sono agli antipodi, così come lo sono il cinismo dell’Occidente e la religiosità (non necessariamente integralista) del Medio Oriente, così come lo sono la scienza occidentale, rappresentata, nel caso specifico, dall’esperto di scienze ittiche Dr Alfred Jones, e la fede – intesa come incrollabile fiducia nelle proprie idee visionarie - dello sceicco Muhammad. La narrazione procede attraverso il succedersi di prove documentali, dal diario di Jones, alle e-mail fra i diversi uffici della burocrazia inglese, alle interviste sui rotocalchi fino alla verbalizzazione delle deposizioni di alcuni dei protagonisti in presunti interrogatori , cosa che lascia presagire una conclusione quantomeno inquietante. E in questa frammentazione dello sviluppo narrativo sta già il primo scoglio per il lettore, che è costretto a costruirsi una continuità in questo collage di documentazione più o meno fredda e asettica. Nel corso di questo processo comunque, assistiamo alla progressiva trasformazione del Dr Jones ( attraverso i buoni uffici dello sceicco nonché quelli della bella Harriett, che rappresenta per Jones una boccata d’aria fresca rispetto alla sua insulsa quanto terrificante moglie in carriera) da paladino della ragione a convinto sostenitore della possibilità non solo di sognare, ma anche di realizzare il proprio sogno – basta crederci! E così l'inverosimile progetto di trasportare centinaia di salmoni scozzesi in un wadi per far conoscere ai yemeniti le gioe della pesca, diviene possibile anche per Jones. Sta di fatto che Jones, malgrado le sue grandi doti scientifiche, è un debole e, arrivata faticosamente alle ultime battute del libro, mi appare con tutta evidenza come il fesso della situazione. Non sono sicura che questo fosse l’intendimento dell’autore. Forse l’unico personaggio con il quale Torday tenta di “fare qualcosa di satirico” è il portavoce del Primo Ministro britannico, Peter Maxwell, opportunistico e cinico spin doctor, che nei suoi comportamenti auto celebrativi, arrogante con gli altri e compiacente con il Boss, non solo è molto simile a Alistair Campbell, l’ex portavoce di Tony Blair, ma a buona parte dei colleghi “comunicatori” quando hanno la fortuna di essere investiti per riflesso del potere del leader maximo cui devono la propria nomina. Insomma, non solo gli amanti della pesca di acqua dolce ma anche i più prosaici estimatori del salmone affumicato possono comodamente lasciar perdere questa lettura. vera (www.panchinedimilano.com)
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it