Recensioni Il peso del sangue

Il peso del sangue di Vladimiro Bottone
Myriam è bella, colta, libera e in pericolo: una ragazza ebrea nella Torino del 1944, una città in guerra. La fine del conflitto è vicina, le bombe degli Alleati piovono sulle case, ma fascisti e nazisti difendono con i denti le ultime roccaforti, e le deportazioni continuano senza sosta. Myriam si ritrova braccata, dopo essere sfuggita per miracolo alla retata in cui è stata catturata tutta la sua famiglia. Sola al mondo, sa di essere circondata da delatori e approfittatori, e che i pochi soldi con cui è scappata non dureranno a lungo. Il commissario Troise, napoletano appena trasferito a Torino, è l’ultimo uomo che dovrebbe incontrare: si occupa di affari segreti per i servizi di sicurezza fascisti e vive in una casa «confiscata» a una famiglia ebrea. Invece queste due vite, che la Storia ha dichiarato nemiche, si intrecciano quando Troise, d’impulso, salva Myriam dalla polizia, e la conduce nel suo appartamento facendola passare per sua sorella. L’amore tra i due è inevitabile quanto impossibile. Ma quando Myriam viene in contatto con la Resistenza la situazione di entrambi, da pericolosa, diventa mortale.)
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