Un piccolo gesto crudele

bellissimo

Ennesima indagine della squadra Lynley/Havers e questa volta addirittura ambientata in Italia! Secondo me il libro è da non perdere per chi nel tempo ha apprezzato questo team di investigatori. La storia è interessante, comunque maggiormente godibile per chi ha letto il romanzo precedente ed è rimasto con il fiato sospeso per il "rapimento" della figlia di Azhar...Bella l'ambientazione, Lucca non è proprio una città scontatissima e talvolta è interessante "rivedere" dei luoghi familiari con l'occhio dello scrittore straniero. Havers è sempre al top, ottima investigatrice ed inarrestabile quando sono i suoi affetti ad essere in pericolo! Delizioso il rapporto con l'investigatore "nostrano" Salvatore che non parla Inglese!

Era da diverso tempo che non leggevo Elizabeth George, autrice americana che ho seguito libro dopo libro nella serie dell'ispettore Lynley. Le vicende dell'investigatore di Scotland Yard, col suo complicato tessuto familiare, in un'Inghilterra complessa e dolorante mi sono sempre molto piaciute, non ne ho persa una. Questo romanzo devo dire che si discosta dai precedenti e non in meglio. L'ambientazione italiana è condotta seguendo troppo i cliché più scontati che vengono utilizzati all'estero quando si parla del nostro paese; anche i personaggi non si sottraggono a questa banalizzazione, a parte Lynley e la grande Barbara Havers, che qui dà fondo a tutte le sue doti di generosità e furore, sempre in bilico sopra precipizi comportamentali che compromettono la sua tenuta professionale. Insomma, un romanzo lungo, complicato e non così plausibile come mi aspettavo dati gli standard narrativi della George. Resta sempre un libro che si legge con interesse, ma speriamo meglio la prossima volta.