Pierelli. Iperspazio

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<p>Invito alla inaugurazione della mostra alla Galleria Editalia, Roma,  21 aprile 1982. Testi critici di Giulio Carlo Argan e Giuseppe Arcidiacono e due immagini in bianco e nero. Nota biografica</p> Cm 21x21. pp. 4. . . . . . <p><em><strong>Attilio Pierelli </strong>nasce il 10 aprile 1924 a Sasso di Serra San Quirico (AN). La sua prima mostra personale viene allestita, presso Galleria S. Marco di Roma, nel 1963. Altre sue personali si sono tenute nel 1966  alla Galleria L'Obelisco di Roma e alla Zabriskie Gallery di New York. Ha pertecipato a numerose mostre collettive, fra le quali si ricordano quelle, tra gli anni 1966/1967, alla Galleria il Bilico, Roma; alla Galleria La Bussola, Cosenza; alla Nona Quadriennale Nazionale d'Arte, Roma; alla Art of the Space Age, Joannesburg; alla Galleria Cadario, Milano; alla Galleria Arco Dalibert, Roma; alla Galleria del Naviglio, Milano; alla Galleria Milano, Milano. Nel 1974 Pierelli giunge alla creazione della sua opera più importante, l'<strong>Ipercubo, </strong>scultura dalla forma iperspaziale che ci permette di vedere, nel nostro spazio a tre dimensioni, la proiezione di un solido geometrico esistente solamente nella quarta dimensione e dunque a noi sensorialmente inaccessibile. Nella sua mostra personale del 1985, tenuta presso la Galleria MR di Roma, lo scultore presenta la più prestigiosa delle sue produzioni orafe, la scultura in argento che verrà poi riconosciuta dalla critica scientifica come la fedele materializzazione del concetto astrofisico di “black hole”: <strong>T.E.S.T  (Trascinamento di Eventi Spazio Temporali</strong>), Nel 1987 Pierelli fonda a Roma il <strong>Movimento Artistico Internazionale Dimensionalista</strong>: arte avanzata interdisciplinare, con una mostra al Casino dell'Aurora Pallavicini di Roma</em></p>

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