Recensioni Pistis Sophia

Pur non appartenendo alla cosiddetta "Biblioteca di Nag-Hammadi", vastissimo e celebre corpus di manoscritti trovati nel 1946, la "Pistis Sophia" è uno dei testi fondamentali del pensiero gnostico. Anch'essa di area egizia, scritta nel III secolo, l'opera dispiega infatti un Sistema cosmogonico e cosmologico che ha pochi eguali per forza visionaria e complessità teologica. All'apice di questo universo vi è il dio "ineffabile, infinito, inaccessibile" dal quale emana ogni cosa. Sotto di lui si aprono le tre regioni intermedie: quella del "tesoro della luce", quella "di destra" e quella "di mezzo". Ancor più in basso "il mondo degli eoni", il nostro mondo dove si consuma lo scontro tra la materia e la luce.)
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