I più non ritornano. Diario di ventotto giorni in una sacca sul fronte russo (inverno 1942-43) - Eugenio Corti - copertina
I più non ritornano. Diario di ventotto giorni in una sacca sul fronte russo (inverno 1942-43) - Eugenio Corti - copertina
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Letteratura: Italia
I più non ritornano. Diario di ventotto giorni in una sacca sul fronte russo (inverno 1942-43)
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Descrizione


I più non ritornano è il diario dell'odissea del ventunenne tenente d'artiglieria Eugenio Corti, uno dei quattromila italiani (su 30mila) che riuscirono a scampare dalla sacca di Arbusov nella Campagna di Russia. Il libro apparve in Italia nel 1947, e quella di Corti fu, in assoluto, la prima voce a raccontare l'inferno bianco della tragedia dell'Armir. Nella partecipata Introduzione, Luca Doninelli ha sottolineato il cuore della ricerca dell'autore del Cavallo rosso: "I più non ritornano impone al lettore di rintracciare, per prima cosa, i termini della narrabilità degli eventi reali in esso riportati. Leggendolo, vengono in mente l'ultimo Eliot con le sue parole irritanti ("E il Figlio dell'Uomo non fu crocefisso una volta per tutte / il sangue dei martiri non fu versato una volta per tutte, / le vite dei Santi non vennero donate una volta per tutte (...). E se il Tempio dev'essere abbattuto / dobbiamo prima costruire il Tempio"), le immagini del Terzo Segreto di Fatima, e tutto quello che ci piacerebbe dimenticare. Perché a tutti piacerebbe un Comunismo senza Gulag, una Resistenza senza foibe, un'America senza Hiroshima. Ma sarebbe una menzogna, anche se si capisce che evitare la menzogna significa guardare cose che ci farebbero girare d'istinto la testa da un'altra parte. 'I più non ritornano' è pieno di cose che fanno girare la testa dall'altra parte, e Corti non prova nessun piacere sadico nel raccontarcele. Semplicemente, ci istruisce circa una possibilità nuova, quella di guardare l’orrore e raccontarlo, testimoniarlo, senza dover cadere nella disperazione, portando l’intelligenza umana fin sul margine di quell’impossibile speranza da cui scaturisce, finalmente incensurata, tutta la narrazione del mondo."

Dettagli

3 giugno 2013
336 p., Brossura
9788881555765

Conosci l'autore

Foto di Eugenio Corti

Eugenio Corti

1921, Besana in Brianza

Studia al collegio San Carlo di Milano ma nel 1941, dopo che l'Italia entra in guerra, Corti su arruola e diventa sottotenente d'artiglieria. Nel 1947 si laurea in Giurisprudenza. Tra le sue opere di narrativa si ricorda Il cavallo rosso (1983), I più non ritornano (1947), e Il Medioevo e altri racconti (2008). Tra i saggi Processo e morte di Stalin - tragedia (1962), Il fumo nel tempio (1996).Nel 2000 ha ricevuto il premio internazionale «Al merito della cultura cattolica»; nel 2007 l’Ambrogino d’oro, da parte del Comune di Milano; nel 2009 il Premio Isimbardi della Provincia di Milano e nel 2010 il Premio per meriti culturali della Regione Lombardia.

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