Nonostante io sia un grande fan dei gialli della Christie, non raccomanderai a nessuno la lettura di questo libro: trama prevedibile e scontata, personaggi stereotipati, finale debole e privo di suspence, dialoghi ripetitivi e inutili. Anche l’evento principale (l’omicidio della ragazzina e la successiva scoperta) è privo di dramma e pathos. Inoltre, il libro è pieno di sciocchezze e credenze popolari che escono dalla bocca dei vari personaggi, opinioni ormai superate e ritenute errate. Leggendolo mi è capitato qualcosa che non mi era mai accaduto prima con un libro della Christie in mano: ho faticato ad andare avanti, e non perché si tratti di un libro difficile, ma perché mi stavo annoiando! Arrivare al finale è stata una soddisfazione e non perché si scoprisse finalmente la verità del caso (che chiunque intuirebbe molte e molte pagine prima della fine) ma perché finalmente questa lettura era conclusa! Curioso di vedere come sarà la trasposizione cinematografica che uscirà a settembre 2023 nei cinema (nella quale so che sono state apportate varie modifiche, tra cui l’ambientazione che passa da una cittadina della provincia inglese alla città di Venezia).
