Calmo, riflessivo, preciso. Ironico e scherzoso. Baffetti sottili e accento belga, Hercule Poirot, uscito dalla penna brillante di Agatha Christie, è uno degli investigatori più famosi nella storia della letteratura mondiale.
Un incredibile fiuto nelle indagini e l'ordine metodico con cui risolve i casi, lo rendono infatti alquanto infallibile. Profugo di guerra, Hercule Poirot, lascia il Belgio nel 1914 per l'Inghilterra dove, caso dopo caso, raggiungerà una fama quasi leggendaria. Lo incontriamo per la prima volta nel romanzo Poirot a Styles Court del 1920.
Un detective dai tratti atipici. Non è brutale, spavaldo, nè eccentrico. Un uomo lontano da ogni eroismo di sorta, che opera all'insegna del senso comune, ragione questa peraltro, secondo molti, della sua popolarità.
Grazie all'attenzione maniacale per i dettagli, ogni caso di Poirot è uno studio psicologico, ma anche un ritratto per nulla edulcorato della società, abbellito da frequenti ribaltamenti delle convenzioni di genere, che la Christie sistematicamente ama trasgredire.
Celebri anche le interpretazioni televisive e cinematografiche che hanno contribuito a elevare la fama di Poirot in tutto il mondo. L'indimenticabile Peter Ustinov, David Suchet,tra serio e faceto, protagonista della celebre serie tv, e il più moderno e camaleontico Kenneth Branagh.
«Adesso la domanda è questa – disse. – Può sbagliarsi Hercule Poirot?»
«Nessuno può avere sempre ragione – rispose la signora Lorrimer in tono gelido.»
«Io, invece, sì – disse Poirot – ho sempre ragione. Succede tanto invariabilmente che me ne stupisco io stesso.»