La serie infernale

Che dire? Agatha Cristhie non delude mai. Ero molto intrigata dalla trama di questo libro, sia per l'idea e il modus operandi del serial killer, sia per la curiosità di vedere come l'autrice sarebbe riuscita ad integrare il killer nel racconto, perché si sa, fra le regole del giallo perfetto c'è quella di rendere l'assassino parte della narrazione e non soltanto una figura che compare sul finale. Agatha Cristhie ovviamente ci è riuscita perfettamente, con un piccolo colpo di scena molto gradito (anche se i miei sospetti li stavo covando) e una strategica narrazione in terza persona aggiuntiva (infatti ritorna il mio adorato Hastings a raccontarci del suo piccolo amico belga) di un personaggio correlato alle vicende.

Inaspettato non solo il finale (molto intelligente) ma anche la trama in se che si distacca molto dai soliti libri della christie

All'inizio l'idea di un romanzo incentrato sulla cattura di un serial killer mi avesse indotto a leggerlo quanto prima, una volta terminato sono rimasto pienamente soddisfatto. Le cellule grigie di Poirot ancora una volta fanno centro e colpiscono il bersaglio.