Una massa informe di dati, senza nessuna teoria finale che non sia la banale "i politici c ela possono fare". I politici ce la possono fare? Trump, la Meyer, la Merkel e Gentiloni? per tacere della Spagna, per tacere del fatto che i politici sono d'accordo solo quando devono parare i disastri della finanza, il solo organismo politico che governa, ormai, il pianeta? Giddens e' stato consigliere di Tony Blair, uno che le armi chimiche le ha usate contro popolazioni civili in Medio Oriente e che con i suoi tristi governi ha contribuito alla corsa a una tecnologia che non servira' a rendere "green" il nostro pianeta, anzi. Il consiglio di leggerlo da parte di un altro che ha utilizzato armi chimiche come Bill Clinton non fa altro che rendere questo docente della Soas di Londra un mero affabulatore senzo il talento di rendersi simpatico quando racconta la favola del vogliamoci bene e una soluzione la troveranno quelli dopo di noi. Quando sara' troppo tardi.
La politica del cambiamento climatico
Il riscaldamento globale è la sfida più formidabile della nostra epoca. Non si tratta di salvare il pianeta, che sopravviverà qualunque cosa facciamo. Il punto è preservare un livello di vita accettabile per gli esseri umani sulla Terra, e se possibile migliorarlo. Ne va della nostra civiltà. Perché, allora, la maggior parte delle persone agisce come se si potesse ignorare una minaccia di questa gravità? I pericoli che il cambiamento climatico porta con sé appaiono astratti, sfuggenti, estranei alla vita quotidiana, e tendono a passare in secondo piano rispetto a problemi più immediati. Ma se per attivarci concretamente attendiamo di essere scossi da catastrofi e tragedie macroscopiche, a quel punto la situazione sarà già irreversibile. "La politica del cambiamento climatico" fornisce gli strumenti analitici per superare questo drammatico paradosso. Anthony Giddens passa in rassegna le alternative, gli interessi e le opportunità in gioco, smascherando i contraddittori luoghi comuni che imperversano nel dibattito pubblico sui temi ambientali, dallo sviluppo sostenibile al principio di precauzione, dal capitalismo verde alla decrescita. Non basta immaginare un mondo diverso, o indicare soluzioni tecniche e buone pratiche: le ricette devono essere effettivamente applicabili, democratiche e generalizzate. Per questo i nodi da sciogliere sono soprattutto di natura politica. Sensibilizzare le persone senza eccedere in allarmismi...
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Anno edizione:2015
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BARBARA BAGATIN 01 dicembre 2017
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