Quando esce una nuova ristampa di un libro di Elizabeth Von Arnim, lo compro a scatola chiusa. Chi non l'ha mai letta non sa cosa si è perso,deve rimediare immediatamente. Di tutti i suoi libri questo è forse uno dei "minori", comincia con un tono da novella raccontata e i personaggi e gli ingredienti ci sono tutti, il regno, la principessa, il re severo, i corteggiatori molesti. Poi nel corso del libro, tra le righe, tra le pagine, ecco che arrivano le zampate di ironia di Elizabeth, il suo modo ironico di vedere le cose, la sua capacità di cogliere nelle persone la meschinità, l'involontaria comicità, il candore. Scritto nel solito modo meraviglioso, si chiude con la sensazione di aver attraversato un giardino profumato, piacevole e rilassante. A chi non ha mai letto Elizabeth Von Arnim consiglio uno qualsiasi dei suoi "maggiori" (quasi tutti in realtà): Un amore, Colpa d'amore, Il Padre, Lettere di una donna indipendente, La storia di Christine, Vi presento Sally.
La giovane principessa Priscilla è stanca, stanca morta della vita di corte, del protocollo, delle dame di compagnia e di tutti gli obblighi cui deve sottostare per il solo fatto di essere figlia del granduca di Lothen-Kunitiz. Così progetta la fuga da palazzo, una fuga inesorabilmente e frettolosamente anticipata non appena il granduca decide di dare Priscilla in moglie a un cugino. Accompagnano Priscilla il bibliotecario Fritzing - ufficialmente bibliotecario, in realtà una via di mezzo tra un padre, troppo assente quello vero, e la madre che Priscilla ha perso anni prima - e la cameriera Annalise, ignara del fatto che la principessa abbia deciso di trasferirsi in un piccolo cottage della campagna inglese soffocato dai rampicanti, senza servitù, per condurre finalmente una vita del tutto normale. Priscilla può adesso cominciare la vita che sogna da sempre: non avere nessun obbligo, se non quello di essere buona e aiutare i bisognosi. Ma la sua idea di bontà distribuire banconote di grosso taglio tra i paesani allibiti, rimpinzare di dolciumi i bambini, somministrare del rum a una vecchietta malata - non è delle più canoniche. Neanche a dirlo, presto i sogni si infrangono: i soldi finiscono, la cameriera avvilita tesse un ricatto ai danni di Priscilla, le famiglie del villaggio mal tollerano lo scompiglio che l'arrivo della principessa ha portato con sé. Ma, come in ogni fiaba che si rispetti, non manca il lieto fine. O quasi.
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Brossura p.253 p. 9788833923772 Buono (Good) .
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2013
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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M.TERESA BONANNI DI OCRE 25 novembre 2016
La trama è un po’ scontata: abbiamo una bellissima principessa stufa dei doveri di corte e di sottomettersi ai voleri del padre che la vuole sposa senza amore. Fugge dal Palazzo aiutata dal bibliotecario Fritzing e dalla cameriera Annalise e giunge in un piccolo paesino sperduto nella campagna inglese dove spera di realizzare il sogno di una vita normale. Presto però i soldi finiscono, la cameriera la ricatta e la principessa si relaziona con difficoltà con i suoi vicini. Belle le descrizioni degli interni delle case inglesi, ma il ritmo complessivo lo giudico lento e banale (forse però come la vita che desidera la protagonista).
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