La finestra rotta

Nemmeno questa volta il criminologo più famoso del mondo si smentisce. Il caso da affrontare ribalta completamente la metodologia di lavoro, mentre di solito l’assassino tenta di eliminare le prove, abituati a immaginare una bellissima detective intenta ad esaminare la griglia, questa volta invece ce ne sono troppe per non insospettire il più famoso criminologo che si ritrova in un attimo proiettato nel passato. All'altezza delle mie aspettative. romanzo avvincente con la trama che ti tiene incollato alla lettura tra azione, suspence, colpi di scena in un crescendo fino alla fine. Ottima l'idea di un Lincoln che indaga all'esterno del suo spazio solito. L'inventiva di Deaver sembra non volersi esaurire mai. Reputo di consigliarlo agli estimatori del genere.

Ancora un'indagine per il criminologo tetraplegico Lincoln Rhyme. Quando scopre che il cugino Arthur Rhyme, grazie a prove schiaccianti, è stato accusato dell'omicidio di una giovane donna, Lincoln comincia ad indagare sull'accaduto e scopre che altri omicidi con prove inconfutabili a carico dei sospettati sono avvenuti negli ultimi mesi. Aiutato dalla poliziotta Amelia Sachs, scoprirà ben presto che gli indizi a carico del cugino sono stati creati apposta da qualcuno che ne conosceva le abitudini. Un romanzo sicuramente bello, ma mentre lo si legge si capisce benissimo che l'omicida lo si è incontrato, bisogna solo capire chi è . Il finale poi è un po' alla "Il silenzio degli innocenti", poco origlinale. Tema interessante sollevato dall'autore è la questione riguardante la privacy: siamo sicuri in un mondo in cui ogni nostra azione viene monitorata e registrata, in cui possiamo essere rintracciati anche solo passando davanti ad un negozio che "legge" a distanza la nostra carta di credito, in cui i nostri dati possono essere messi a disposizione di qualcuno che potrebbe utilizzarli addirittura per inchiodarci in un omicidio?

E' UN LIBRO CHE SI LEGGE D'UN FIATO.. è terrificante perchè reale.. le "transazioni" siamo noi..c'è da pensare...