Harry, rivisto

Libro totalmente sottovalutato. Merita tanto.

Quante belle parole nuove si imparano in questo bel romanzo: "acciarpàre": operare, eseguire in fretta e male; "adèrgere": innalzare, sollevare; "adusàre": adusato, cioè abituato, avvezzo; "aggricciàre": aggrinzire, increspare; rabbrividire, irrigidirsi per il freddo o lo spavento, intirizzire; "appenàre": dar pena, affliggere; "ascóso": nascosto, occulto, celato, riposto; "condolérsi": partecipare al dolore altrui; dimostrare questa partecipazione; "divertìcolo": viottolo che diverge dalla strada principale; per estens., luogo appartato; fig. deviazione dall’argomento principale, digressione, diversione; "malèstro": danno materiale o morale fatto per imperizia, sbadataggine, irrequietezza; "nocchierùto": pieno di nocchi, nodoso; "perspirazióne": evaporazione di acqua attraverso la pelle, che prescinde dalla sudorazione; "pòndo": peso, sensazione di peso, e la cosa stessa che pesa; fig. gravezza morale, fatica, cosa faticosa; "preterìto": tralasciato, trascurato, omesso; "prèterito": passato, trascorso; "sérqua": dozzina; è voce limitata a poche espressioni tra le quali in particolare una serqua d’uova; estens. gran quantità; "tòpica": sbaglio, granchio, parole, frase, azione inopportuna, figuraccia (è l’equivalente del francese gaffe); "vellicàre": toccare o sfiorare lievemente la superficie di una parte del corpo in modo da provocare il solletico.