Promesse vane

Tremendo. Soldi buttati. Questo libro non è solamente una sottospecie di fanfiction su ACOTAR ma è una centrifuga di altre saghe e qualche film Disney. Mettete in un frullatore ACOTAR, The Selection, Hunger Games, Folk of the Air, Cenerentola e La Bella e La Bestia e verrà fuori These Hollow Vows. E non è un bel risultato. Non esistono descrizioni in questo libro, di conseguenza il world building è nebuloso, scarno, scrauso. I dialoghi sono demenziali. I “colpi di scena” ci sono? Sí. Sono inaspettati? Assolutamente no. Avevo indovinato tutto. T U T T O. E non sono un genio. 310 pagine di lentezza assoluta, il nulla cosmico; la trama si va a perdere per concentrarsi sui drammi amorosi (ridicoli e demenziali) di Brie. Ma parliamo proprio di Brie. È una protagonista insopportabile. Dovrebbe essere una ladra eccezionale capace di rubare qualsiasi cosa e poi per rubare quello che le serve va a chiedere a personaggio X “scusa, non è che me lo prendi?”. MA PER FAVORE. Mi ha fatto venire l’orticaria. Non è intelligente, non è furba. È stupida, ha il fetish delle cosce muscolose e massice. Sostanzialmente è una ragazzina di 17 anni con gli ormoni che fanno le giravolte. Cambia idea 70 volte al secondo, è incoerente e scema. Ma scema proprio.

È un libro che si legge piacevolmente, la scrittura è molto scorrevole e anche la trama è ben definita. Il mio personaggio preferito è Brie una donna forte e combattiva in alcuni tratti la storia ricorda saghe come Acotar e per quanto riguarda il fantasy politico mi ha ricordato molto Il principe crudele. Adesso sono curiosa di leggere il secondo volume per capire meglio alcune cose rimaste sospese alla fine del primo.