Propriamente salario sociale di classe. Critica delle mistificazioni del valore della forza-lavoro
Il governo del capitale, qualunque sia la sua denominazione (democratico, fascista, liberale, ecc.) può mantenersi solo attraverso menzogne, sviamenti, dilazioni, svuotamento di contenuti, ecc., contro la realtà in trasformazione. Le classi subalterne perdono così ogni capacità di lotta, nella deviazione dalla ineliminabile conflittualità gestita nell'impedimento di elaborazione teorica dei mutamenti del nemico di classe. Non potendo rivendicare il valore della forza-lavoro, nell'illusione di un salario equo e nell'esclusione lavorativa (eliminazione "tecnologica", robotizzazione, ecc.), le classi lavoratrici non riescono più a difendere un loro reddito, riversando la responsabilità della perdita di "dignità" sull'immigrazione. La falsa "ripresa" dell'accumulazione italiana si attua invece proprio sul salario sociale di classe, come solito espediente capitalistico di fuoriuscire dalla sua crisi attraverso l'intensificazione dei ritmi lavorativi per gli occupati, e la riduzione dei costi a colpi di licenziamenti e di massa.
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Anno edizione:2018
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In commercio dal:16 febbraio 2018
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