Il quaderno degli errori
Sbagliare è un problema da grandi... Quando ero bambino stavo ore, giorni interi, seduto in disparte a giocare con i sogni, a mettere in fila i pensieri. Li allineavo uno ad uno come panni stesi al sole, come il catalogo di un bibliotecario. Questo mio modo di fare allarmava gli adulti. Ero sbagliato, e in qualche modo ero cattivo. Dicevano che ero strano, che non era normale passare le giornate seduto in disparte. Errore. A me è sempre piaciuto rubare. Lo so, è sbagliato. Non si fa. Mi piaceva rubare i ricordi a mio nonno, gli sguardi alle figure dei libri, la frutta sugli alberi d'estate. Una volta volevo rubare "La Gioconda" al museo del Louvre di Parigi, ma per fortuna non ci sono riuscito. Poi un giorno qualcuno mi ha rubato l'infanzia. Mi sono svegliato con una strana sensazione nel corpo: i muscoli intorpiditi, le mani, le gambe e la faccia più grandi e la voce che non era più la mia. C'è un margine di grande verità in tutti gli errori. Proviamo a scoprirlo. Se il presente è sbagliato o imperfetto, il futuro può essere perfetto. Ecco a cosa servono gli errori... Prefazione di Fulvio Ervas.
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Anno edizione:2022
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